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Emoglobina e calprotectina fecali nello screening delle malattie intestinali

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I sintomi addominali sono tra quelli che più frequentemente portano il paziente ad un consulto medico. E’ spesso difficile però accertare con il semplice esame obiettivo la reale presenza di una malattia intestinale.

Un recente studio apparso su Gut ha analizzato l’utilità di due semplici test condotti sulle feci per lo screening delle malattie intestinali.

I due parametri considerati sono stati l’emoglobina fecale, già largamente utilizzato per lo screening delle neoplasie intestinali, e la calprotectina fecale, una proteina presente in grande quantità nei granulociti neutrofili, che può rivelare la presenza di condizioni infiammatorie intestinali.

Sono stati inclusi nell’analisi i risultati dei campioni fecali di 755 pazienti (54,7% donne, età media 64 anni). Alla colonscopia 241 soggetti sono risultati normali. Una malattia diverticolare è stata rilevata in 190 pazienti (25.2%), una malattia infiammatoria in 34 (4.5%) ed una neoplasia del colon-retto in 28 (3.7%).

Per questo tumore, il valore predittivo positivo dei segni/sintomi era: 50% per rilevo di massa addominale, 14.3% per una perdita di peso, 9% per anemia, 4.3% per un sanguinamento rettale, 3.6% per un dolore addominale.

Selezionando un cut-off di emoglobina fecale rilevabile, il tasso di positività è stato del 58.3%. Il valore predittivo positivo per qualsiasi malattia intestinale significativa è stato del 20,6%, ma il valore predittivo negativo per neoplasia colon-retto, elevato rischio di adenoma e malattie infiammatorie è risultato rispettivamente di 100%, 97,8% e 98,4%.

Selezionando per la calprotectina fecale un cut-off di 50 mg/g, il tasso di positività era 62,0%. Il valore predittivo positivo per qualsiasi malattia intestinale significativa è stato del 16,9% e il valore predittivo positivo per malattie infiammatorie intestinali del 6,4%. Anche in questo caso però, il valore predittivo negativo per le malattie infiammatorie è risultato del 98.9%.

Mantenendo gli stessi cut-off per i due parametri considerati e analizzandoli in modo combinato, il valore predittivo positivo per qualsiasi malattia intestinale saliva al 16,5%.

Questi dati sembrano quindi indicare come due semplici test delle feci pur non consentendo una specifica diagnosi di malattia, possono fornire una previsione affidabile di assenza di malattia intestinale significativa. Si può quindi stabilire con un semplice approccio non invasivo la necessità e l’urgenza di ulteriori indagini.

 

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Mowat C, et al. Faecal haemoglobin and faecal calprotectin as indicators of bowel disease in patients presenting to primary care with bowel symptoms. Gut 2016;65:1463–1469.

ACCESSO LIBERO

 

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