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Ipertensione gravidica e rischio di sviluppare ipertensione negli anni successivi al parto

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L’ipertensione complica una gravidanza nel 6-10% dei casi. E’ solitamente definita come una pressione sistolica > 140 mmHg e una pressione diastolica > 90 mmHg. È classificata come lieve (PAS 140-149 e PAD 90-99 mmHg), moderata (PAS 150-159 e PAD 100-109 mmHg) o grave (PAS ≥ 160 e PAD ≥ 110 mmHg). L’ipertensione in gravidanza è una delle cause principali di morbilità e mortalità materna, fetale e neonatale e questa condizione si associa a un maggior rischio di distacco della placenta, eventi cerebrovascolari, coagulazione intravascolare disseminata e ipertensione post-gravidica.

Un recente studio, pubblicato online con libero accesso sul British Medical Journal, ha valutato l’incidenza di ipertensione post-gravidanza durante i 10 anni successivi al parto nelle donne con e senza ipertensione gravidica.

Sono state considerate nell’analisi 23.235 donne che avevano sviluppato un’ipertensione in gravidanza (il 4,8% dell’intero campione), divise in tre gruppi in base all’età: 20-29 anni; 30-39 anni; 40-49 anni.

Le donne con una prima gravidanza normotensiva avevano incidenze cumulative di ipertensione nei tre gruppi rispettivamente del 4,0%, 5,7% e 11,3%. Le incidenze corrispondenti per le donne la cui prima gravidanza è stata complicata da ipertensione erano rispettivamente il 13,7%, il 20,3% e il 32,4%.

Considerando il rischio di sviluppare ipertensione post-gravidica a seguito dell’ultima gravidanza, si è visto che nell’anno successivo al parto, i tassi sono stati da 12 a 25 volte più alto nelle donne con ipertensiva in gravidanza, rispetto alle donne normotese. Il rischio di sviluppare ipertensione si manteneva elevato anche negli anni successivi: considerando un intervallo di tempo compreso tra uno e cinque anni, i tassi erano da quattro a dieci volte superiori nelle donne con ipertensione in gravidanza.

Anche considerando episodi anamnestici ipertensivi in passate gravidanze i risultati non cambiano di molto.

I tassi di ipertensione post-gravidanza sono stati da due a sei volte più elevati nelle donne con una storia di disordini ipertensivi di gravidanza rispetto alle donne della stessa età con gravidanze normotensive, con associazioni più forti nelle donne più giovani. Per tutte le donne di età inferiore ai 30 anni, una storia di ipertensione gestazionale è stata maggiormente associata all’ipertensione post-gravidanza, rispetto a una storia di pre-eclampsia, indipendentemente dalla sua gravità.

Questi interessanti risultati aprono quadri piuttosto preoccupanti, che indicano come i processi fisiopatologici alla base dell’ipertensione post-gravidica inizino mentre le donne sono ancora relativamente giovani. Emerge così la necessità di una stretta sorveglianza delle donne con ipertensione in gravidanza, indipendentemente dalla loro età, e prolungata nel tempo.

 

 

Ida Behrens, et al. Risk of post-pregnancy hypertension in women with a history of hypertensive disorders of pregnancy: nationwide cohort study. BMJ 2017;358:j3078.

 

 

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