
La luce ultravioletta è un importante tracciante delle stelle più giovani e calde. Queste stelle sono di breve durata e intensamente luminose. Gli astronomi hanno ora completato un sondaggio chiamato LEGUS (Legacy ExtraGalactic UV Survey) che ha catturato i dettagli di 50 galassie locali entro 60 milioni di anni luce dalla Terra sia alla luce visibile che ultravioletta.
Il team LEGUS ha accuratamente selezionato i suoi obiettivi tra le 500 galassie candidate, scegliendole in base alla loro massa, al loro tasso di formazione stellare e alla loro abbondanza di elementi più pesanti dell’idrogeno e dell’elio. A causa della vicinanza delle galassie selezionate, Hubble è stato in grado di discriminarle nelle loro componenti principali: stelle e ammassi stellari. Con i dati LEGUS, il team ha creato un catalogo con circa 8.000 giovani cluster e ha creato inoltre un catalogo stellare comprendente circa 39 milioni di stelle che sono almeno cinque volte più massicce del nostro Sole.
I dati, raccolti con Wide Field Camera 3 di Hubble e Advanced Camera for Surveys, forniscono informazioni dettagliate su stelle giovani e massicce e ammassi stellari, e su come il loro ambiente influisce sul loro sviluppo. Come tale, il catalogo offre una vasta risorsa per comprendere le complessità della formazione stellare e l’evoluzione della galassia.
Una delle domande chiave che il sondaggio potrebbe aiutare gli astronomi a rispondere è la connessione tra la formazione stellare e le strutture principali, come le braccia a spirale, che formano una galassia. Queste distribuzioni strutturate sono più facilmente visibili nelle popolazioni stellari più giovani.
Risolvendo i minimi dettagli delle galassie studiate, studiando anche la connessione con strutture galattiche più grandi, il team si propone di identificare i meccanismi fisici alla base della distribuzione osservata delle popolazioni stellari all’interno delle galassie.
Capire il legame finale tra gas e formazione stellare è la chiave per comprendere appieno l’evoluzione della galassia. Gli astronomi stanno studiando questo collegamento, osservando gli effetti dell’ambiente sugli ammassi stellari e il modo in cui la loro sopravvivenza è legata all’ambiente circostante.
LEGUS consentirà non solo agli astronomi di comprendere l’universo locale. Aiuterà anche ad interpretare le viste delle galassie lontane, dove la luce ultravioletta proveniente da giovani stelle è allungata a lunghezze d’onda infrarossa, a causa dell’espansione dello spazio. Il telescopio spaziale James Webb della NASA / ESA / CSA e la sua capacità di osservare nel lontano infrarosso completeranno le visualizzazioni LEGUS.