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Embolia polmonare: un aiuto informatico per trattare i pazienti a domicilio

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Uno strumento di supporto alle decisioni cliniche basato su Internet può identificare rapidamente e facilmente quali pazienti con embolia polmonare possono essere trattati in modo sicuro a casa. Questo consentirebbe di evitare un’ospedalizzazione costosa e non necessaria. A queste conclusioni è giunto un recente studio pubblicato sulla rivista Annals of Internal Medicine.

Il trattamento domiciliare dell’embolia polmonare

Molti pazienti a basso rischio con embolia polmonare acuta, osservati nei reparti di emergenza degli Stati Uniti, possono essere dimessi e inviati a domicilio, rinunciando al ricovero, in condizioni di sicurezza. Mentre le linee guida della società internazionale raccomandano la gestione ambulatoriale in questi casi, la maggior parte degli ospedali negli Stati Uniti e in tutto il mondo ricovera ancora quasi tutti i pazienti con embolia polmonare. I medici hanno però bisogno di aiuto per selezionare i pazienti idonei alla gestione ambulatoriale.

Lo studio

I ricercatori della Kaiser Permanente Northern California hanno progettato uno strumento di supporto alle decisioni basato sul web, collegato alla cartella clinica elettronica, per aiutare i medici a identificare i loro pazienti a basso rischio.

Lo studio è stato condotto in 21 dipartimenti di emergenza (10 siti di intervento e 11 controlli). I ricercatori hanno evidenziato come il poter disporre degli strumenti messi a disposizione vi sia un aumento delle dimissioni a domicilio di oltre il 60%. Questo senza che vi sia un contemporaneo aumento delle visite di ritorno a 5 giorni o di esiti avversi a 30 giorni.

Gestione semplificata e costi minori

Gli autori di un editoriale di accompagnamento del Michigan State University College of Osteopathic Medicine dicono che per l’implementazione dello strumento va perfezionata, ma ci sono molti vantaggi, tra cui una riduzione dei costi sanitari. Sottolineano che se tutti i pazienti con embolia polmonare osservati nei reparti di emergenza degli Stati Uniti fossero trattati a casa piuttosto che in ospedale, i costi per l’assistenza sanitaria diminuirebbero di 1 miliardo di dollari all’anno.

 

 

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