Negli ultimi anni gli antibiotici sono stati al centro dell’attenzione per lo sviluppo sempre più frequente di fenomeni di resistenza. Esiste però un altro problema che riguarda questi farmaci e interessa potenzialmente milioni di persone nel mondo: le allergie.
Le allergie agli antibiotici
Le allergie agli antibiotici sono frequentemente riportate nelle popolazioni sia degli adulti che dei bambini e rappresentano un importante problema di salute pubblica.
Per ridurre la prevalenza e il carico di queste forme allergiche è necessario l’impegno dei differenti professionisti coinvolti nella gestione del malato, come allergologi, immunologi, farmacisti e specialisti in malattie infettive. Per raggiungere lo scopo è importante inoltre migliorare l’accuratezza delle segnalazioni.
Un’anamnesi dettagliata sull’assunzione dei farmaci è essenziale nella valutazione dell’allergia. I test diagnostici più comunemente utilizzati per valutarle sono i test cutanei e quelli farmacologici.
Un ostacolo alle cure
Le allergie agli antibiotici impongono la necessità di passare all’utilizzo di farmaci antimicrobici di seconda linea. Esempio tipico ne è l’allergia alla penicillina, che costringe ad impiegare antibiotici alternativi, fatto che può tradursi nello sviluppo di altri eventi avversi e di fenomeni di resistenza.
Va inoltre considerato che molti dei pazienti etichettati come allergici alle penicilline, in realtà non lo sono e spesso si portano questo “marchio” per il resto della loro vita.
Una revisione “ad ampio spettro”
A cercare di fare il punto della situazione in questo campo, arriva ora una review, pubblicata sulla rivista The Lancet, che fornisce un aggiornamento su epidemiologia, classificazione, meccanismi e gestione delle allergie agli antibiotici.
Il documento si apre con un puntuale preambolo sulla classificazione degli eventi avversi al farmaco e sulle reazioni di ipersensibilità. Sono così presentate, con l’aiuto di una ricca iconografia, le definizioni di reazioni on-target e off-target, immuni e non-immuni.
In questa prima parte vengono anche descritti i principali meccanismi fisiopatologici alla base delle reazioni allergiche ai farmaci.
I dati epidemiologici presentati successivamente, mettono in risalto come gli antibiotici β-lattamici, che comprendono penicilline, cefalosporine, carbapenemi e monobactam, sono quelli più comunemente coinvolti in reazioni di ipersensibilità, con una prevalenza che varia dal 5 al 15% dei pazienti.
Viene quindi trattato il problema delle allergie non correttamente provate e delle conseguenze che si incorrono etichettando un paziente come allergico agli antibiotici.
Il documento si conclude con una dettagliata descrizione delle tecniche diagnostiche da impiegare per stabilire un’allergia agli antibiotici e le indicazioni per una sua corretta gestione clinica.
Franco Folino
Kimberly G Blumenthal, et al. Antibiotic allergy. The Lancet. Published Online December 14, 2018.