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Gli animali a quattro zampe preistorici hanno imparato a camminare prima di quanto si pensasse

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Zina Deretsky, National Science Foundation (Courtesy: National Science Foundation)

Nuove acquisizioni ottenute grazie ad applicazioni di robotica e dalla simulazione degli scheletri indicano che i tetrapodi preistorici, ovvero gli animali a quattro zampe, hanno imparato a camminare in modo più efficiente prima di quanto si pensasse. Questo è quanto riporta un articolo pubblicato nelle scorse settimane sulla rivista Nature. Questi risultati suggeriscono che lo sviluppo di una locomozione efficiente sulla terra ha preceduto l’evoluzione e la diversificazione degli amnioti: rettili, uccelli e mammiferi.

Gli adattamenti nel passaggio dall’acqua alla terra

Vari adattamenti hanno facilitato il passaggio dei tetrapodi dalla loro vita nell’acqua al camminare sulla terra. Un gruppo, gli amnioti, si diversificò rapidamente e fu associato allo sviluppo di una marcia più efficiente e retta. Tuttavia, i tempi dello sviluppo di questa funzione locomotoria più avanzata sono incerti.

Un animale che popolava la Terra 290 milioni di anni fa

Per cercare di ovviare a questa lacuna, John Nyakatura, Kamilo Melo e colleghi hanno studiato i fossili di Orobates pabsti, un grande animale a quattro zampe, che si nutriva di piante, vissuto circa 290 milioni di anni fa e che si ritiene sia strettamente correlato agli amnioti.

I resti fossili di Orobati sono stati abbinati a tracce conservate corrispondenti, rivelando preziose informazioni sul suo movimento e sulla sua andatura. I ricercatori hanno combinato l’analisi dei fossili e delle tracce di Orobati con misurazioni di quattro specie viventi di anfibi e rettili. Hanno così creato sia una ricostruzione digitale di Orobati, sia una simulazione robotica – soprannominata ‘OroBOT’ – che hanno usato per esplorare la plausibilità e l’efficacia dei potenziali stili di camminata.

Con queste tecniche gli autori hanno scoperto che gli Orobati erano probabilmente in grado di avere un’andatura più eretta, in genere attribuita ai tetrapodi non amniotici. In base a questi risultati sembra quindi che gli stili avanzati di locomozione potrebbero essersi evoluti prima di quanto si pensasse in precedenza.

Guarda il video che illustra il metodo di analisi del movimento (Credit: John Nyakatura)

 

 

Guarda il video che illustra lo studio (Credit: Nature Video)

 

 

John A. Nyakatura, et al. Reverse-engineering the locomotion of a stem amniote. Nature, 2019.

 

 

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