I pazienti con nefrite da lupus e malattia renale allo stadio terminale possono trarre beneficio da un tempestivo trapianto di rene, poiché il trapianto è stato associato ad un significativo aumento della sopravvivenza. Il motivo principale per questo beneficio è legato al minor numero di decessi dovuti a malattie cardiovascolari e infezioni. È quanto emerge dai risultati di uno studio di coorte a livello nazionale, pubblicati recentemente sulla rivista Annals of Internal Medicine.
L’insufficienza renale da nefrite lupica
Il rischio di insufficienza renale da nefrite lupica è elevato e non è cambiato negli ultimi 20 anni, nonostante i progressi nella diagnosi e nelle opzioni di trattamento.
Il trapianto renale è stato associato a un miglioramento della sopravvivenza nella popolazione con malattia renale allo stadio finale, per qualsiasi causa. I medici procedono però con cautela nei pazienti con nefrite da lupus principalmente per l’elevato rischio di infezione e di altre complicanze post-trapianto.
Nefrite lupica: lo studio
I ricercatori del Massachusetts General Hospital hanno studiato un database nazionale comprendente pazienti con malattia renale allo stadio terminale. Il fine è stato quello di valutare gli esiti clinici dei pazienti con nefrite da lupus che hanno iniziato la dialisi e sono stati inseriti nella lista d’attesa per un trapianto di rene.
Hanno scoperto che il trapianto era associato a una riduzione del 70% del rischio complessivo di morte. Il beneficio per la sopravvivenza persisteva in sottogruppi chiave, compresi afroamericani, ispanici e asiatici, così come in entrambi i sessi, in tutte le fasce d’età e durante tutto il periodo di studio.
Il commento editoriale
Secondo gli autori di un editoriale di accompagnamento, del Tufts Medical Center, questi risultati sono forti e hanno implicazioni per la pratica clinica. Dicono che il trapianto di rene dovrebbe essere parte del piano di trattamento per i pazienti con nefrite da lupus e dovrebbe essere enfatizzato prima dell’insorgere dell’insufficienza renale. Inoltre, suggeriscono di prendere in considerazione un uso più ampio del trapianto preventivo in questa popolazione.