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Via libera alla missione Smile per studiare il vento solare

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Smile – the Solar wind Magnetosphere Ionosphere Link Explorer – aims to form an accurate picture of solar-terrestrial magnetospheric physics. From its vantage point, Smile will observe the solar wind interaction with the magnetosphere, gathering simultaneous images and video of the dayside magnetopause (where Earth's magnetosphere meets the solar wind, indicated in pink), the polar cusps (a region in each hemisphere where particles from the solar wind have direct access to Earth's ionosphere, indicated in green), and the auroral oval (the region around each geomagnetic pole where auroras most often occur). The mission will be implemented by ESA's Science Programme and the Chinese National Space Science Centre (NSSC) under the Chinese Academy of Sciences (CAS). Copyright ESA/ATG medialab.

Il Solar wind Magnetosphere Ionosphere Link Explorer, Smile, ha ricevuto il via libera del Comitato scientifico del programma dell’ESA.  L’annuncio apre la strada al pieno sviluppo di questa nuova missione per esplorare la connessione Sole-Terra, che sarà condotta in collaborazione con la Cina.

Si prevede che Smile rivoluzionerà la comprensione da parte degli scienziati dei processi fisici che avvengono durante la continua interazione tra le particelle nel vento solare e lo scudo magnetico terrestre – la magnetosfera.

La missione sarà un’importante attività scientifica in collaborazione tra l’ESA e la Cina, in seguito al successo della missione Double Star/Tan Ce tra il 2003 e il 2008.

La collaborazione scientifica Cina-Europa

La collaborazione scientifica è iniziata con due workshop, uno in Cina, uno in Europa, che sono stati organizzati per facilitare la collaborazione tra ricercatori cinesi ed europei. A ciò ha fatto seguito un invito congiunto a presentare proposte che è stato pubblicato nel gennaio 2015 dalla Direzione Scienza e Esplorazione robotica dell’ESA e dall’Accademia delle scienze cinese (CAS).

A seguito della selezione effettuata nel novembre 2015, gli studi dettagliati dell’ESA, del CAS, di tre appaltatori industriali europei e del Science Study Team hanno finalizzato l’architettura della missione, compresi gli elementi spaziali e di terra necessari per soddisfare i requisiti scientifici.

Il lancio nel 2023

Secondo i piani attuali, il veicolo spaziale da 2200 kg sarà lanciato da un razzo Vega-C europeo o Ariane 6-2 nel 2023, e successivamente sarà posto in un’orbita ellittica molto inclinata intorno alla Terra. Ogni 51 ore, Smile volerà fino a 121.000 km – quasi un terzo della distanza dalla Luna – fornendo una visione prolungata delle regioni polari settentrionali della Terra. Tornerà quindi entro 5.000 km dal pianeta per scaricare il suo tesoro di dati memorizzati in una stazione terrestre dell’ESA in Antartide e nella stazione di terra CAS a Sanya, in Cina.

Da questa orbita insolitamente allungata, il satellite sarà in grado di effettuare osservazioni continue di regioni chiave nello spazio vicino alla Terra per un periodo di oltre 40 ore. Queste includeranno immagini simultanee e filmati della magnetopausa – il confine in cui la magnetosfera terrestre incontra il vento solare – così come le cuspidi polari e la regione illuminata dall’aurora boreale. La missione principale durerà tre anni.

Gli strumenti scientifici a bordo

Il carico utile scientifico è composto da quattro strumenti: due dall’Europa e dal Canada e due dalla Cina.

L’innovativo Imager a raggi X (SXI) a campo largo, fornito dall’Agenzia Spaziale del Regno Unito e da altre istituzioni europee, otterrà misurazioni uniche delle regioni in cui il vento solare investe la magnetosfera. La Ultra-Violet Imager (UVI) guidata dal Canada studierà la distribuzione globale delle aurore.

I due strumenti cinesi, il Light Ion Analyzer (LIA) e il Magnetometer (MAG), misureranno le particelle energetiche nel vento solare e i cambiamenti del campo magnetico locale.

La partecipazione della Cina

Il National Space Science Center (NSSC / CAS) in Cina è responsabile della piattaforma spaziale, dei test dei veicoli spaziali e delle operazioni missionarie e scientifiche. La piattaforma sarà costruita a Shanghai dall’Innovation Academy for Microsatellites (IAMC / CAS).

 

 

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