Home Astronomia I vortici di polvere su Marte, simili a quelli terrestri, ma alti...

I vortici di polvere su Marte, simili a quelli terrestri, ma alti 8 chilometri

603
0
This image from ESA’s Mars Express shows Chalcoporos Rupes, a region on Mars that shows signs of dust and wind activity. It comprises data gathered on 3 January 2019 during Mars Express Orbit 18983. The ground resolution is approximately 13 metres per pixel and the images are centred at about 23° East and 53° South. This image was created using data from the nadir and colour channels of the High Resolution Stereo Camera (HRSC). The nadir channel is aligned perpendicular to the surface of Mars, as if looking straight down at the surface. North is to the right. Copyright ESA/DLR/FU Berlin, CC BY-SA 3.0 IGO

I venti di Marte sono responsabili di una miriade di caratteristiche della superficie del pianeta, comprese le dune scure e le sottili strisce simili a filamenti visibili nell’immagine in evidenza, raccolta dalla sonda Mars Express dell’ESA.

La polvere diavolo

Le intriganti caratteristiche mostrate qui sono tracce di “polvere diavolo”. Mentre il Sole riscalda il suolo marziano durante il giorno, si formano vortici che sollevano aria calda e polvere dalla superficie, modellandolo e scolpendolo, con vorticose trombe d’aria a forma di colonna, simili a tornado.

Questi vortici si estendono su tutto il pianeta, sollevando lo strato superiore e più luminoso di polvere dalla superficie e lasciando linee più scure nella loro scia. Sono più spesso visti nella primavera e nell’estate marziana. Durano per alcuni mesi prima che le loro tracce siano oscurate dalla polvere spinta da tempeste e venti.

L’immagine mostra una ragnatela incurvata, avvolgente e intrecciata di polvere diavolo nell’emisfero meridionale del pianeta, attorno a una caratteristica di scarpata conosciuta come Chalcoporos Rupes. Questa zona è ricoperta da uno spesso strato di polvere e non è di rado sede di attività legate al vento.

Le aree di Marte che vedono più spesso questi vortici di povere sono la Planitia di Amazonis, la Planitia di Argyre, il bacino di Hellas e due crateri da impatto che si trovano vicino alla regione Proctor e Russell.

Proctor, Russell e Chalcoproros Rupes hanno sede nel quadrilatero di Noachis di Marte, un’area fittamente butterata dai crateri da impatto che si ritiene sia una delle parti più antiche del pianeta.

Crateri e dune di sabbia

Entrambi i crateri visibili in questa cornice vantano chiazze dense, scure, accattivanti macchie di dune di sabbia increspate, mentre il terreno circostante è decorato con una vasta rete di dune e segni di attività di polvere diavolo.

I vortici marziani sono simili a quelli visti sulla Terra in paesaggi aridi, ma sono molto più grandi. Possono torreggiare fino a otto chilometri di altezza sul Pianeta Rosso, creando percorsi larghi centinaia di metri e lunghi per alcuni chilometri.

La loro dimensione colossale li rende molto efficaci nel trasportare polvere in alto nell’atmosfera di Marte. In effetti, questi diavoli potrebbero sollevare tutto il materiale che una tempesta di sabbia marziana fa al suo culmine.

Tempeste di sabbia marziane

Tali tempeste di sabbia sono immense e impressionanti. Mars Express ha catturato i segni di una tempesta in rapida espansione vicino al Polo Nord di Marte nell’aprile dello scorso anno, evidenziando un intenso confine tra la solita superficie calma, color ocra del pianeta e un muro di nuvole di polvere in arrivo. Questa era una tempesta di polvere piuttosto modesta rispetto a quelle che coprono l’interezza di Marte e infuriano per mesi.

I diavoli di polvere sono stati visti spesso su Marte, sia da Mars Express che da altre missioni, tra cui ESA-Roscosmos ExoMars Trace Gas Orbiter, che ha recentemente ripreso un impressionante schema di tracce di polvere diavolo nella regione di Marte Terra Sabaea che potrebbe essere il risultato di centinaia o anche migliaia di piccoli tornado marziani che si uniscono e lasciano il segno sulla superficie del pianeta.

Trace Gas Orbiter sarà affiancato da un rover, recentemente chiamato Rosalind Franklin, e una piattaforma di superficie, che sarà lanciata nel 2020. Ciò consentirà alla missione ExoMars di esplorare il Pianeta Rosso in modo ancora più dettagliato nei prossimi anni.

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui