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Mavacamten per il trattamento della cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva: risultati promettenti

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Hypertrophic-obstructive cardiomyopathy in a domestic shorthair cat, visualized by echocardiography, color-doppler, right parasternal, long axis. Note the thickened septum, the obstructed LVOT and the mitral regurgitation. Kalumet

I dati della sperimentazione di fase 2 PIONEER-HCM mostrano che il mavacamten può ridurre il gradiente del tratto di efflusso del ventricolo sinistro e migliorare la capacità di esercizio e i sintomi nei pazienti con cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva. I risultati dello studio, in aperto, non randomizzato, sono pubblicati sulla rivista Annals of Internal Medicine.

Mavacamten

Mavacamten è un inibitore della miosina somministrato per via orale potenzialmente in grado di trattare la cardiomiopatia ipertrofica. Il suo meccanismo d’azione si basa sulla riduzione della contrattilità cardiaca che è ottenuta grazie alla diminuzione dell’attività dell’adenosina trifosfato della miosina cardiaca. La molecola è stata sviluppata da MyoKardia, in collaborazione con Sanofi.

Precedenti studi di fase 1 su volontari sani e pazienti con cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva hanno mostrato un profilo di sicurezza favorevole.

Mavacamten nella cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva: lo studio

Ricercatori dell’Oregon Health & Science University e di altri quattro centri accademici (Duke University Medical Center, Yale New Haven Hospital, Mayo Clinic e Hospital of the University of Pennsylvania) hanno studiato 21 pazienti sintomatici con cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva.

L’endpoint primario era il cambiamento nel gradiente del tratto di efflusso ventricolare sinistro post-esercizio a 12 settimane. Gli endpoint secondari comprendevano cambiamenti nel consumo di ossigeno di picco, i gradienti del tratto di efflusso ventricolare sinistro a riposo e con manovra di Valsalva, la frazione di eiezione ventricolare sinistra e un punteggio per la dispnea su una scala di valutazione numerica.

Hanno scoperto che dopo 12 settimane di trattamento, il mavacamten ha ridotto il gradiente medio post-esercizio del tratto di efflusso ventricolare sinistro da 103 mm Hg al basale a 19 mm Hg con un miglioramento associato della capacità di esercizio e dei sintomi.

Gli eventi avversi più comuni correlati al trattamento sono stati la diminuzione della frazione di eiezione ventricolare sinistra a concentrazioni plasmatiche più elevate e la fibrillazione atriale. Se confermati in studi più ampi, questi dati suggeriscono un potenziale ruolo di mavacamten nel trattamento della cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva.

 

 

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