Home Antropologia I denisoviani avevano raggiunto le alte cime del Tibet

I denisoviani avevano raggiunto le alte cime del Tibet

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Views of the virtual reconstruction of the Xiahe mandible after digital removal of the adhering carbonate crust. The mandible is so well preserved that it allows for a virtual reconstruction of the two sides of the mandible. Mirrored parts are in grey. (Picture credit: Jean-Jacques Hublin, MPI-EVA, Leipzig)

Una mascella di denisoviano di 160.000 anni trovata in una grotta sull’altopiano tibetano è la prima evidenza di questo antico gruppo umano all’esterno della grotta di Denisova in Siberia. Questa mascella, descritta in un articolo apparso nei giorni scorsi sulla rivista Nature, rappresenta il più antico fossile di ominide conosciuto sull’altopiano tibetano. La scoperta indica che i denisoviani si sono adattati agli ambienti ad alta quota e con poco ossigeno, molto prima dell’arrivo regionale degli esseri umani moderni.

I denisoviani

I denisoviani sono vissuti in un periodo compreso tra 70.000 e 40.000 anni fa in aree popolate principalmente da sapiens e in parte dai Neanderthal.

È stato conosciuto grazie al ritrovamento di frammenti fossili trovati nella grotta di Denisova nella Siberia meridionale e dalla sopravvivenza di alcune informazioni genetiche negli uomini moderni in tutta l’Asia. Gli sherpa attuali, i tibetani e le popolazioni vicine mostrano varianti genetiche derivate da denisoviani, che li aiutano a sopravvivere ad alta quota. Tuttavia, non era chiaro perché questi ominidi possedessero questa capacità di adattamento, poiché le prove fossili di questi umani arcaici si sono limitate alla grotta di Denisova, che si trova ad un’altitudine di soli 700 metri.

Il ritrovamento

Jean-Jacques Hublin, Frido Welker, Dongju Zhang e colleghi descrivono una mascella di ominide rinvenuta nella grotta carsica di Baishiya, sull’altopiano tibetano, a un’altitudine di 3.280 metri. Le analisi delle antiche proteine ​​dall’osso lo identificano come denisoviano, e la datazione con radioisotopi indica che ha almeno 160.000 anni.

Questa età precede le prime prove di presenza umana a questa elevata altitudine sull’altopiano tibetano, datata a circa 30.000-40.000 anni fa. La posizione elevata del fossile può spiegare perché i denisoviani possedevano varianti genetiche che forniscono adattamenti ad ambienti ad alta quota e con poco ossigeno.

L’età della mascella è compatibile con il più antico fossile di denisoviano attualmente conosciuto e alcune delle sue caratteristiche, come la sua dentizione, sono simili a quelle dei fossili precedentemente descritti.

Insieme, questi risultati ci aiutano a migliorare la nostra comprensione della storia evolutiva degli ominidi nell’Asia orientale.

Guarda l’animazione che illustra il campione fossile ritrovato

 

 

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