Home Ambiente Rischio idrogeologico: il cedimento dei terreni in Italia, monitorato dal satellite

Rischio idrogeologico: il cedimento dei terreni in Italia, monitorato dal satellite

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Ground deformation map of the Tuscany region in Italy. Using data acquired between 2014 and 2019 from the Copernicus Sentinel-1 mission, this map shows subsidence in red and uplift in blue. This information is routinely sent to the local authorities in charge of geohazard management practices. The subsidence values derived from the radar data have been overlaid on top of a Copernicus Sentinel-2 image. Copyright contains modified Copernicus Sentinel data (2014-19), processed by ESA/TRE ALTAMIRA

Il monitoraggio del progressivo sprofondamento del suolo è di vitale importanza per i paesi bassi, ma anche per altre aree soggette a una particolare instabilità del terreno.

La subsidenza del terreno è l’abbassamento o l’affondamento della superficie del terreno, a causa di cambiamenti che avvengono sottoterra. È solitamente dovuta a una combinazione di sovra-sfruttamento delle acque sotterranee, estrazione mineraria, consolidamento naturale dei sedimenti e rapida urbanizzazione.

La subsidenza del terreno

La subsidenza è una grave minaccia, sia nelle aree urbane sia in quelle agricole, dove il continuo abbassamento nel tempo può causare danni agli edifici, alle strade e può causare gravi impatti sull’ambiente e sull’economia. Al fine di sostenere i progetti di sviluppo urbano e la valutazione del rischio, è necessario un costante monitoraggio della subsidenza.

Veneto, Emilia-Romagna e Toscana

In Italia le regioni del Veneto, dell’Emilia-Romagna e della Toscana rappresentano un’area interessante da analizzare, visto che diverse città, come Pistoia, sono colpite da cedimenti del suolo.

Le tecniche convenzionali per monitorare questo pericolo silenzioso, compreso il livellamento ottico ripetuto e il monitoraggio delle acque sotterranee, possono essere difficili da gestire a lungo termine. Utilizzando i dati radar acquisiti dalla missione satellitare Copernicus Sentinel-1 nel tempo, è possibile creare mappe di deformazione del terreno per fornire un sistema di monitoraggio regionale.

Queste mappe possono essere utili per analizzare i fenomeni di spostamento di un singolo punto in Toscana, negli ultimi anni, al fine di individuare le aree instabili. Queste informazioni vengono inviate di routine alle autorità locali incaricate delle pratiche di gestione dei dati geografici.

Il progetto di mappatura

Il progetto è stato guidato dall’Università di Firenze, in rappresentanza del Dipartimento della Protezione Civile, della Regione Toscana e di TRE ALTAMIRA, una società che fornisce misure di spostamento e soluzioni di mappatura dai dati radar satellitari a livello globale.

Alessandro Ferretti, amministratore delegato di TRE ALTAMIRA, commenta: “Grazie a Copernicus Sentinel-1, il paradigma è decisamente cambiato da” mappatura “a” monitoraggio “. La Toscana è la prima regione in Italia a trarne vantaggio.”

Il professor Nicola Casagli dell’Università di Firenze aggiunge: “I dati satellitari, acquisiti con tempi di rivisitazione rapidi e processati tempestivamente, possono contribuire all’individuazione di cambiamenti nei modelli di deformazione del terreno e possono alimentare un sistema di supporto decisionale per strategie di mitigazione del rischio idrogeologico”.

Le immagini radar – come quelle fornite dal radar di Sentinel-1 con precisione centimetrica – sono il modo migliore per tracciare cedimenti e danni strutturali in ampie aree.

Per avere un flusso continuo di informazioni sullo spostamento su scala regionale, una volta disponibile una nuova immagine di Copernicus Sentinel-1, questa viene automaticamente scaricata e aggiunta all’archivio esistente. Ciò consente di generare e aggiornare nuove mappe di deformazione su base regolare.

 

 

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