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Diabete tipo 2: identificate nuove varianti genetiche rare

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La più grande analisi di sequenza dell’esoma di pazienti con diabete di tipo 2, pubblicata online su Nature questa settimana, identifica nuove varianti rare associate alla malattia. Il sequenziamento dell’esoma viene utilizzato per identificare le regioni codificanti le proteine ​​nel genoma che potrebbero avere un ruolo nello sviluppo della malattia. Questi risultati possono aiutare a migliorare il modo in cui il diabete di tipo 2 è caratterizzato e trattato.

Il ruolo dell’esoma

Non tutta la doppia elica di DNA è attiva. Solo una sua frazione, conosciuta come esoma, codifica proteine ​​funzionali. Pur essendo una piccola frazione del genoma, è proprio all’interno dell’esoma che avvengono oltre l’85% delle mutazioni clinicamente rilevanti.

Varianti delle proteine che hanno forti effetti sulla funzione o su specifiche patologie ​​possono offrire approfondimenti sul ruolo di particolari geni nel rischio di sviluppare una malattia.

Si intuisce che queste varianti sono probabilmente rare e difficili da rilevare usando studi di associazione su tutto il genoma. Il sequenziamento limitato all’esoma potrebbe però migliorare il rilevamento di eventuali alterazioni

Al contrario però, fino ad oggi erano state identificate relativamente poche associazioni significative di varianti rare per malattie complesse, come il diabete di tipo 2. Un fatto probabilmente dovuto, almeno in parte, a dimensioni del campione di studio limitate.

Il nuovo studio

Jason Flannick e colleghi presentano un’analisi della sequenza dell’esoma di 20.791 pazienti con diabete di tipo 2 e 24.440 controlli, attraverso 5 gruppi di antenati. Questa è la più grande analisi pubblicata di casi di sequenziamento dell’esoma di diabete di tipo 2 in particolare e, più in generale, di qualsiasi malattia. In studi precedenti, la dimensione del campione più grande era inferiore ai 10.000 casi.

La loro analisi identifica nuove associazioni a livello di gene per variante-rara e indica che potrebbero essere necessari circa 75.000-18.000 casi per rilevare associazioni significative di variante-rara in geni target per il diabete di tipo 2.

Questi risultati dimostrano il valore del sequenziamento dell’esoma, insieme agli studi di associazione condotti su tutto il genoma, per migliorare la nostra comprensione delle malattie complesse.

 

 

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