Home Astronomia Dieci miliardi di anni fa la Via Lattea ha inglobato un’altra galassia

Dieci miliardi di anni fa la Via Lattea ha inglobato un’altra galassia

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La Via Lattea. Nick Risinger

Secondo un articolo pubblicato online questa settimana su Nature Astronomy, circa dieci miliardi di anni fa la Via Lattea ha cannibalizzato una galassia grande un quarto della sua massa. La ricerca fornisce una datazione accurata delle stelle della nostra galassia.

La formazione delle galassie

La Via Lattea è la galassia in cui si trova il nostro Sistema Solare. E’ classificata come una galassia a spirale barrata, ovvero una galassia composta da un nucleo centrale attraversato da una struttura a forma di barra da cui si dipartono i bracci di spirale.

Le galassie si formano e si evolvono gerarchicamente, dove le galassie più piccole si fondono per formare quelle più grandi. Il trucco chimico e la cinematica delle stelle della Via Lattea indicano una significativa fusione nel passato della nostra galassia, ma quando questo evento è accaduto rimane fonte di discussione.

L’età delle stelle della Via Lattea

Carme Gallart e colleghi hanno costruito un’immagine accurata della distribuzione dell’età delle stelle nell’attuale disco e alone galattico interno della Via Lattea. Hanno scoperto che la maggior parte delle stelle nell’alone galattico della Via Lattea, nella sua parte più vicina al Sole, ha un’età che arriva fino a dieci miliardi di anni.

Con l’aiuto di simulazioni cosmologiche, gli autori hanno identificato questo limite di età come il punto in cui il progenitore della Via Lattea si è fuso con uno dei suoi compagni, chiamato Gaia-Enceladus.

Le stelle presenti prima della fusione

Conoscere l’età esatta delle stelle ha anche permesso agli autori di individuare le stelle che erano presenti prima della fusione e quelle originate nella galassia assimilata. Le stelle che appaiono più rosse, a causa del loro più alto contenuto di metallo, tracciano le stelle originarie formate nella galassia pre-fusione.

La fusione non solo ha riscaldato (o gonfiato) alcune delle stelle formate nel disco galattico, per integrarle nel suo “alone”, ma ha anche fornito alla Via Lattea materiale per creare nuove stelle e conferirgli il suo aspetto attuale.

 

 

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