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La risonanza magnetica può predire il rischio di demenza dopo ictus

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The brain has about 100 billion cells called neurons. It’s made up of distinct parts, that developed though human evolution. copyright American Heart Association

Un’analisi avanzata della scansione cerebrale con risonanza magnetica (MRI), in pazienti con malattia dei piccoli vasi correlata all’ictus, ha aiutato a prevedere lo sviluppo di successivi problemi con il pensiero, la memoria e persino la demenza. È quanto emerge da una nuova ricerca pubblicata sulla rivista Stroke.

La malattia dei piccoli vasi

Quando un ictus o un’altra malattia danneggia piccoli vasi sanguigni del cervello, la condizione è nota come malattia dei piccoli vasi. Questa condizione è la causa più comune di problemi di pensiero (pianificazione, organizzazione delle informazioni e velocità di elaborazione) e può persino portare alla demenza. Sebbene un trattamento precoce possa aiutare i pazienti a rischio, non sono disponibili test efficaci per identificarli.

La risonanza magnetica cerebrale

Questo studio ha valutato l’accuratezza di una nuova tecnica di analisi MRI utilizzando l’imaging del tensore di diffusione (DTI), nel predire problemi di pensiero e demenza correlati alla malattia dei piccoli vasi. Una singola scansione ha valutato il cervello nei minimi dettagli per rivelare aree danneggiate. Confrontando queste immagini con quelle di una persona sana, i ricercatori sono stati in grado di classificare il cervello in aree di tessuto sano rispetto a quelle con un tessuto danneggiato.

I risultati hanno mostrato che i partecipanti con il maggior danno cerebrale avevano molte più probabilità di sviluppare problemi di pensiero. L’analisi ha anche aiutato a prevedere i tre quarti dei casi di demenza verificatisi durante lo studio.

“Abbiamo sviluppato uno strumento utile per il monitoraggio dei pazienti a rischio di sviluppare demenza e siamo in grado di indirizzare coloro che necessitano di un trattamento precoce”, ha affermato l’autore senior Rebecca A. Charlton, del dipartimento di psicologia presso Goldsmiths, Università di Londra.

Ictus e rischio di demenza: lo studio

Lo studio ha incluso 99 pazienti con malattia dei piccoli vasi causata da ictus ischemico. Poco più di un terzo erano donne, età media 68 anni e la maggior parte erano caucasiche. Tutti i partecipanti sono stati arruolati nello studio St. George’s Cognition and Neuroimaging in Stroke (SCANS) dal 2007 al 2015 a Londra.

I partecipanti hanno ricevuto le scansioni MRI ogni anno per tre anni e le prove di pensiero ogni anno per cinque anni. Diciotto partecipanti hanno sviluppato demenza durante lo studio, con un tempo medio di insorgenza di circa tre anni e quattro mesi.

Questa analisi avanzata della risonanza magnetica offre un marcatore altamente preciso e sensibile della gravità della malattia dei piccoli vasi in una singola misura che può essere utilizzata per rilevare chi andrà a sviluppare la demenza in un periodo di cinque anni.

 

 

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