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Cancro del polmone: come selezionare i fumatori da sottoporre ad un programma di screening?

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La selezione di candidati per lo screening del carcinoma polmonare, in base a quanto beneficio possono trarne in termini di allungamento dell’aspettativa di vita, potrebbe aiutare a massimizzare i benefici e minimizzare i danni dei programmi di screening avviati negli Stati Uniti.

Con questo tipo di approccio lo screening sarebbe raccomandato per i fumatori che hanno sia un alto rischio di cancro al polmone, sia una lunga aspettativa di vita. I risultati di uno studio di modellistica in questo campo sono pubblicati nei giorni scorsi sulla rivista Annals of Internal Medicine.

Linee guida per lo screening del cancro del polmone negli Stati Uniti

La Task Force dei servizi preventivi (USPSTF) raccomanda lo screening con scansione tomografica per i fumatori di età compresa tra i 55 e gli 80 anni che hanno fumato negli ultimi 15 anni e hanno avuto un’esposizione a 30 o più pack-years (ovvero 1 pacchetto al giorno per 30 anni).

È stato peraltro dimostrato che lo screening basato sul rischio previene più morti per cancro ai polmoni rispetto alle linee guida attuali e questo approccio è ora all’esame della Task Force. Tuttavia, lo screening basato sul rischio potrebbe non essere ottimale perché tende a selezionare i fumatori sempre più anziani con aspettative di vita più brevi a causa di comorbilità. Questo gruppo di soggetti potrebbe così avere un danno maggiore dallo screening. Un programma di screening basato sugli anni di vita acquisiti può avere un migliore equilibrio tra benefici e potenziali effetti avversi.

Un modello predittivo individualizzato

I ricercatori del National Cancer Institute hanno utilizzato i dati del National Health Interview Survey (NHIS) per sviluppare e convalidare un modello predittivo individualizzato per la mortalità complessiva, e per ottenere l’aspettativa di vita individuale, sottoponendosi a 3 cicli di screening con tomografia. Sono stati inclusi nell’analisi i fumatori di età compresa tra 40 e 84 anni anni. L’analisi ha incluso dati per 131.000 partecipanti, in rappresentanza di circa 60 milioni di fumatori negli Stati Uniti nel periodo 1997-2015. L’analisi comparativa ha mostrato che le strategie basate sul rischio e basate sull’aspettativa di vita forniscono un’estensione della vita e una prevenzione della morte sostanzialmente maggiori rispetto alle attuali raccomandazioni USPSTF.

Inoltre, l’analisi ha mostrato che, rispetto alla selezione basata sul rischio, la selezione basata sulla vita guadagnata dei fumatori ha prodotto i maggiori vantaggi nell’allungare l’aspettativa di vita e ha identificato una popolazione di fumatori moderatamente ad alto rischio che trarrebbero grandi benefici dallo screening, ma che altrimenti verrebbero persi se si seguissero le raccomandazioni basate sul rischio o USPSTF.

Tuttavia, la selezione basata sul rischio ha impedito ulteriori decessi per cancro al polmone. Per questo motivo, un approccio di screening basato sulla vita dovrebbe prendere in considerazione anche il numero di decessi prevenuti, l’equilibrio tra benefici e danni, l’efficienza del programma e i costi.

 

 

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