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Il microbiota intestinale influenza la struttura neuronale associata alle risposte alla paura

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Il microbiota intestinale ha numerose influenze sulla salute fisica, ma a quanto pare anche su quella mentale. A rinforzare questo concetto è un recente studio condotto sui topi e pubblicato sulla rivista Nature.

I ricercatori hanno infatti descritto come l’interruzione del microbiota intestinale può influenzare il comportamento di apprendimento in questi animali.

Ricerche precedenti avevano suggerito un legame tra alterazioni del microbiota intestinale e comportamenti modulati, ma le forze motrici sottostanti non erano state chiarite. Il nuovo studio identifica i segnali derivati ​​dal microbiota che modificano la funzione e la struttura neuronale associate alle risposte alla paura.

La manipolazione del microbiota sull’apprendimento della paura dell’estinzione nei topi

David Artis e colleghi studiano l’effetto della manipolazione del microbiota sull’apprendimento della paura dell’estinzione nei topi. L’apprendimento dell’estinzione è un processo che si verifica quando un evento associato a un segnale cambia e il comportamento viene modificato di conseguenza.

Nel presente studio, gli autori hanno addestrato i topi ad associare un rumore con un piccolo shock al piede. Questo ha provocato una risposta di paura, in cui gli animali si sono bloccati quando hanno sentito il tono. Una volta che lo shock non è stato più erogato con il tono, i topi di controllo hanno mostrato un congelamento ridotto, mentre i topi privi di germi o trattati con antibiotici, per impoverire il microbiota, hanno continuato a mostrare risposte di paura.

Artis e colleghi evidenziano come l’esaurimento del microbiota è stato associato a cambiamenti nell’espressione genica nelle cellule nervose e a difetti nei cambiamenti relativi all’apprendimento dell’architettura neurale. Identificano inoltre quattro composti derivati ​​dal microbiota che sono diminuiti nei topi privi di germi e che sono stati precedentemente collegati a disturbi neuropsichiatrici. Insieme, questi risultati dimostrano il ruolo del microbiota, e dei metaboliti associati, nell’attività e nel comportamento neuronale.

 

 

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