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Stato epilettico: efficacia clinica simile per levetiracetam, fosfenitoina e valproato

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I farmaci antiepilettici svolgono un ruolo cruciale nel trattamento dei pazienti con crisi comiziali, poiché la maggior parte di loro richiede un trattamento anticonvulsivante per un lungo periodo di tempo. Poiché fino al 30% dei pazienti è refrattario alle cure mediche, la ricerca in questo campo è particolarmente attiva. In particolare, nei pazienti con stato epilettico, in cui le crisi persistenti sono resistenti alle benzodiazepine e ad altri farmaci antiepilettici.

Un recente studio, pubblicato nei giorni scorsi sul New England Journal of Medicine, ha evidenziato una efficacia simile dei farmaci anticonvulsivanti levetiracetam, fosfenitoina e valproato nella prevenzione delle crisi in pazienti con stato epilettico, refrattari al trattamento con benzodiazepine.

Farmaci a confronto

Questo nuovo studio, svolto con un disegno randomizzato, ha confrontato l’efficacia e la sicurezza di tre agenti anticonvulsivanti somministrati per via endovenosa: levetiracetam, fosfenitoina e valproato. I 384 pazienti oggetto della sperimentazione erano bambini e adulti con stato epilettico che non rispondeva al trattamento con benzodiazepine.

L’outcome primario era l’assenza di convulsioni clinicamente evidenti e il miglioramento del livello di coscienza a 60 minuti dall’inizio dell’infusione del farmaco. Non sono stati utilizzati altri farmaci anticonvulsivanti in associazione.

Efficacia simile

Il trial è stato sospeso prima del previsto per il raggiungimento di chiari risultati.  L’outcome primario di si è verificato nel 47% dei pazienti trattati con levetiracetam, nel 45% di quelli inclusi nel gruppo fosfenitoina e nel 46% di quelli trattati con valproato. La probabilità a posteriori che ciascun farmaco fosse il più efficace era rispettivamente 0,41, 0,24 e 0,35.

Per quanto riguarda la sicurezza dei trattamenti, un maggior numero di episodi di ipotensione e intubazione è stato registrato nel gruppo di pazienti trattati con fosfenitoina, così come si sono verificati più decessi nel gruppo levetiracetam, rispetto agli altri gruppi. Queste differenze non sono però risultate significative.

Terapie per lo stato epilettico

Questo studio, finanziato dal National Institute of Neurological Disorders and Stroke, evidenzia come con i trattamenti valutati si possa raggiungere con successo una prevenzione delle crisi in circa il 50% dei pazienti.

Cosa ancor più importante, presenta solidi dati che mettono in luce una simile efficacia clinica dei farmaci anticonvulsivanti levetiracetam, fosfenitoina e valproato, nei pazienti con stato epilettico refrattario alle benzodiazepine. Fornisce infine utili informazioni sul profilo di sicurezza di questi trattamenti.

 

Franco Folino

 

 

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