Home Ginecologia Cosmetici in gravidanza: l’esposizione ai parabeni può far ingrassare i bambini nei...

Cosmetici in gravidanza: l’esposizione ai parabeni può far ingrassare i bambini nei primi anni di vita

540
0

L’esposizione materna al butil paraben durante la gravidanza può contribuire a far ingrassare i bambini nei primi otto anni di vita. È quanto riporta un nuovo studio, pubblicato nei giorni scorsi sulla rivista Nature Communications.

I parabeni sono composti organici aromatici con proprietà antimicrobiche e antifungine che vengono utilizzati in numerosi prodotti di consumo. È noto che possono entrare nel corpo attraverso l’ingestione o l’assorbimento cutaneo e possono essere rilevati nelle urine e nel sangue.

In passato era stato sospettato che queste sostanze potessero favorire lo sviluppo del cancro al seno, ma non vi sono state conferme in questo senso.

L’effetto dell’esposizione prenatale ai parabeni sul rischio di sovrappeso dei bambini

Tobias Polte e colleghi hanno studiato l’effetto dell’esposizione prenatale al paraben sul rischio di sovrappeso dei bambini. Hanno raccolto dati da una coorte di 629 coppie madre-figlio tra il 2006 e il 2008 e hanno valutato l’esposizione ai parabeni, usando questionari elaborati nella 34a settimana di gravidanza. Dopo la nascita, il peso corporeo e l’altezza dei bambini sono stati valutati su base annuale.

Gli autori hanno scoperto che le madri che riferivano l’uso di cosmetici contenenti parabeni avevano concentrazioni elevate di questi prodotti chimici nelle loro urine. Hanno anche osservato un’associazione positiva tra le concentrazioni urinarie materne di butil paraben e il rischio che i loro bambini fossero in sovrappeso nella prima infanzia, con una tendenza più forte identificata nei bambini di sesso femminile.

Un aumento dell’assunzione di cibo indotto dai parabeni

Utilizzando un modello murino, gli autori hanno dimostrato che l’esposizione al butil paraben ha indotto un aumento dell’assunzione di cibo e un aumento di peso nella prole femminile. Suggeriscono che questo effetto potrebbe essere mediato da una modificazione epigenetica che riduce i livelli di espressione del gene proopiomelanocortina, un proormone di origine ipofisaria che dà origine a vari tipi di ormoni, come la corticotropina, l’α e β-MSH e la β-endorfina, a sua volta associato alla regolazione dell’assunzione di cibo.

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui