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I cambiamenti nella biodiversità nel Regno Unito: specie in aumento, specie in declino

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Un’analisi condotta su oltre 5.000 specie di invertebrati, piante non vascolari e licheni, rivela cambiamenti complessi nella biodiversità del Regno Unito negli ultimi 45 anni. I risultati di questo studio, pubblicato sulla rivista Nature Ecology & Evolution, suggeriscono che la presenza media di queste specie era superiore dell’11% nel 2015 rispetto al 1970.

La biodiversità nel Regno Unito

Gli studi su larga scala della biodiversità sono fondamentali per garantire che gli sforzi di conservazione siano mirati correttamente. Tuttavia, la maggior parte dei gruppi di invertebrati non appare in analisi più ampie sulle tendenze della biodiversità. Recenti studi sul declino tra gli insetti hanno sollevato preoccupazioni, ma i dati sottostanti a queste segnalazioni sono spesso limitati.

Charlotte Outhwaite e colleghi hanno analizzato le tendenze annuali in presenza di oltre 5.000 specie di invertebrati, briofite (piante non vascolari, come i muschi) e licheni nel Regno Unito dal 1970. Utilizzando i dati di 29 schemi di monitoraggio nazionali, gli autori hanno stimato i cambiamenti a livello nazionale in ciascuna specie tra il 1970 e il 2015.

I cambiamenti nella biodiversità: che cresce, chi si riduce

Gli autori hanno scoperto che la presenza media di tutte le specie è stata dell’11% superiore nel 2015 rispetto al 1970. Le occorrenze degli insetti sono aumentate del 5,5% e briofite e licheni del 36%. Solo gli invertebrati non-insetti hanno mostrato un calo di oltre il 6%.

Le specie di acqua dolce hanno recuperato circa il 7% entro il 2015, dopo aver subito quasi due decenni di declino. Tuttavia, ci sono stati cambiamenti tra comunanza e rarità delle singole specie, che suggeriscono come la composizione delle comunità stia cambiando.

Questi cambiamenti possono essere collegati all’introduzione di regolamenti ambientali. Tuttavia, gli autori avvertono che è probabile che si sia verificata una diffusa perdita di biodiversità prima degli anni ’70, a causa del vasto cambiamento dell’uso del suolo e della rivoluzione industriale.

 

 

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