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Scoperto il gene della sedentarietà

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Si sa che esistono persone tendenzialmente sedentarie, ma non era mai stato dimostrato fino ad ora che esistesse uno specifico gene a determinare questo tipo di comportamento.

La scoperta arriva da un gruppo di ricercatori olandesi che hanno identificato i loci genetici associati ad alcune attività ricreative sedentarie.  Sulla base di analisi genetiche e osservazionali, l’articolo, pubblicato sulla rivista Nature Communications, suggerisce che passare una quantità maggiore di tempo a guardare la televisione può essere un fattore di rischio per la malattia coronarica.

Come la genetica può influenzare il comportamento

Per capire come la genetica può indurre un comportamento sedentario e per indagare se i comportamenti sedentari fossero un potenziale fattore di rischio causale per la cardiopatia coronarica, Niek Verweij e colleghi hanno condotto uno studio di associazione su tutto il genoma. Sono stati utilizzati i dati di 422.218 individui, di età compresa tra 40 e 69 anni, di origine europea, provenienti dalla biobanca britannica.

Gli autori hanno così identificato 169 loci genetici associati ad attività ricreative sedentarie e in particolare 145 loci associati con tempi prolungati passati davanti alla televisione, 36 con l’uso del computer e 4 con ore prolungate passate alla guida. Sedici loci hanno evidenziato una sovrapposizione tra due tratti sedentari.

Sedentarietà: un importante fattore di rischio per la cardiopatia coronarica.

In un’analisi di randomizzazione mendeliana, hanno stimato che un aumento di 1,5 ore nella quantità di tempo giornaliera trascorsa guardando programmi televisivi (su una media di 2,8 ore) è un fattore che fa aumentare il rischio di sviluppare una cardiopatia coronarica. Tuttavia, non è stata stabilita un’associazione tra uso del computer o le molte ore passate alla guida e incidenza di questa malattia.

Gli autori avvertono che le informazioni sul comportamento sedentario sono state misurate soggettivamente dagli individui nella coorte e non includevano comportamenti sedentari associati alla loro occupazione. Notano che saranno necessarie ulteriori ricerche per espandere l’analisi e includere il comportamento sedentario totale, l’attività fisica e i comportamenti del sonno.

 

 

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