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Gravidanza e malattie cardiovascolari: il nuovo Scientific Statement dell’AHA

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Donna in gravidanza

Le donne con malattie cardiovascolari dovrebbero essere curate durante la gravidanza da un team cardio-ostetrico o da operatori sanitari esperti in gravidanze ad alto rischio, per fornire cure specialistiche alla madre e al feto. È quanto afferma un nuovo Scientific Statement dell’American Heart Association: Cardiovascular Considerations in Caring for Pregnant Patients. Il documento è stato pubblicato sulla rivista Circulation.

“Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte in gravidanza e sono in aumento, probabilmente perché le donne hanno bambini in età avanzata e hanno maggiori probabilità di avere malattie cardiache preesistenti o fattori di rischio per le malattie cardiache”, ha affermato Laxmi Mehta, presidente del gruppo che ha formulato lo Statement e direttore della cardiologia preventiva e salute cardiovascolare delle donne presso l’Ohio State University, Wexner Medical Center di Columbus, Ohio.

La gravidanza in età avanzata

L’età materna avanzata – definita pari o superiore a 35 anni – è associata a un rischio più elevato di parto prematuro, ipertensione cronica, preeclampsia e/o diabete gestazionale.

Donne che stanno pianificando una gravidanza e che hanno condizioni cardiovascolari preesistenti, come ipertensione cronica, storia di preeclampsia, malattie muscolari cardiache (cardiomiopatie), diabete, colesterolo alto, precedenti attacchi cardiaci, disturbi delle valvole cardiache, dilatazione aortica e / o la cardiopatia congenita, dovrebbe ricevere una consulenza preconcettiva da un team cardio-ostetrico o da operatori sanitari esperti in gravidanze ad alto rischio.

“Per ognuna di queste condizioni cardiache, la gravidanza può influire sul trattamento in quanto vi sono limitazioni nella gestione dei farmaci e procedure invasive a causa dei potenziali rischi per il feto. Ad esempio, i farmaci con statine non dovrebbero essere usati per abbassare il colesterolo durante la gravidanza, perché questi farmaci potrebbero causare anomalie fetali, secondo le più recenti linee guida sul colesterolo.

Le donne dovrebbero comprendere i rischi fetali e i rischi per la propria salute causati dalle condizioni cardiache prima di rimanere incinta”, ha affermato Mehta. “Se una donna sta assumendo statine, devono essere sospese da uno a due mesi prima di tentare la gravidanza.”

La pressione arteriosa in gravidanza

Le variazioni della pressione arteriosa sono normali durante la gravidanza, tuttavia, deve essere monitorata attentamente. Gli eventi cardiovascolari più comuni durante la gravidanza sono correlati ad alterazioni della pressione come la preeclampsia, definita come una pressione arteriosa sistolica maggiore di 140 mmHg o una pressione diastolica maggiore di 90 mmHg, dopo 20 settimane di gestazione, nelle donne che avevano una pressione sanguigna normale prima della gravidanza.

Questa condizione può portare a gravi complicazioni tra cui disfunzione epatica o renale, mal di testa, alterazioni della vista e/o sovraccarico di liquidi nei polmoni. È anche uno dei fattori di rischio più importanti per il parto prematuro e il parto cesareo.

Secondo quanto riportato nel documento, le donne con una storia di preeclampsia hanno un rischio maggiore del 71% di morire per malattie cardiache o ictus nel corso della loro vita, rispetto alle donne che non hanno mai avuto preeclampsia. Esistono trattamenti efficaci per prevenire o gestire la preeclampsia, tuttavia, il trattamento deve essere accuratamente individualizzato.

L’esercizio fisico durante la gravidanza

La dichiarazione riporta che diversi studi hanno proposto che un regolare esercizio fisico durante la gravidanza possa migliorare il funzionamento dei vasi sanguigni e persino prevenire la preeclampsia. Ulteriori studi devono però essere condotti per verificare questi risultati.

“Il ruolo di uno stile di vita sano durante la gravidanza – indipendentemente dal fatto che una donna abbia una condizione cardiovascolare – non può essere enfatizzato abbastanza. Una dieta sana, un moderato esercizio fisico compreso camminare, smettere di fumare e altri comportamenti sani sono strumenti importanti per una gravidanza sana sia per la madre che per il bambino”, ha affermato Mehta.

Le donne in gravidanza che hanno una cardiopatia valvolare, che aumenta il rischio di avere un ictus ischemico, e le donne che sono ad alto rischio di ictus ischemico per altri motivi, possono trarre beneficio dal trattamento con antagonisti della vitamina K o altri fluidificanti del sangue, dopo il primo trimestre, per aiutare a ridurre la coagulabilità del sangue.

Le aritmie in gravidanza

Le aritmie sono aumentate tra le donne in gravidanza. I dati raccolti tra il 2000 e il 2012 su 57 milioni di gravidanze negli Stati Uniti mostrano un aumento del numero di ricoveri ospedalieri correlati alla gravidanza per aritmie. Questo riscontro può essere associato al crescente numero di donne in gravidanza in età avanzata. Mentre la maggior parte delle aritmie sono benigne e non richiedono un trattamento, le aritmie più complesse possono portare a un arresto cardiaco o ad un ictus e richiedere un team cardio-ostetrico per decidere quali siano le cure ottimali durante la gravidanza. Le strategie di gestione possono includere la terapia farmacologica antiaritmica e/o l’esecuzione di una ablazione con radiofrequenza.

Oltre a gestire attentamente la loro gravidanza, le donne con malattie cardiovascolari dovrebbero avere un piano di parto personalizzato. È raccomandata la nascita vaginale, perché ci sono ulteriori rischi associati al parto cesareo.

Idealmente, una donna con preesistente malattia cardiovascolare dovrebbe essere curata da un team cardio-ostetrico multidisciplinare, formata da ostetrico, cardiologo, anestesista, specialista in medicina materno-fetale e infermiere. Le donne che non hanno accesso a un team cardio-ostetrico possono ricevere cure ottimali da operatori sanitari esperti in gravidanze ad alto rischio.

In entrambi gli scenari, gli operatori sanitari devono sviluppare una strategia completa e personalizzata per gestire la salute cardiovascolare di una donna durante la gravidanza, il parto e il periodo postpartum, per almeno un anno. Un piano di assistenza completo che soddisfi le esigenze di ogni singolo paziente e coinvolga un processo decisionale condiviso è essenziale per migliorare gli esiti cardiovascolari durante e dopo la gravidanza.

 

 

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