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Clorochina o idrossiclorochina non dovrebbero essere usati nei pazienti con COVID-19

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Immagine del coronavirus
This media comes from the Centers for Disease Control and Prevention's Public Health Image Library (PHIL), with identification number #4814.

In un nuovo documento l’American College of Physicians (ACP) presenta dei Practice Points in cui si afferma che le evidenze scientifiche non supportano l’uso della clorochina o dell’idrossiclorochina, da sola o in combinazione con azitromicina, per prevenire COVID-19 dopo l’infezione con il nuovo coronavirus (SARS-CoV-2), oppure per il trattamento di pazienti con COVID-19.

Inoltre, si afferma che i medici, alla luce dei danni noti e delle evidenze molto incerte sul beneficio, possono scegliere di trattare i pazienti ospedalizzati con COVID-19 con clorochina o idrossiclorochina da soli o in combinazione con azitromicina nel contesto di una sperimentazione clinica, usando un processo decisionale condiviso e informato con i pazienti e le loro famiglie.

Il documento “Should Clinicians Use Chloroquine or Hydroxychloroquine Alone or In Combination with Azithromycin for the Prophylaxis or Treatment of COVID-19? Living Practice Points from the American College of Physicians (Version 1)” è stato pubblicato nei giorni scorsi sulla rivista Annals of Internal Medicine.

Coronavirus: il trattamento con clorochina o idrossiclorochina

I Practice Points dell’ACP forniscono una rapida consulenza clinica basata sulle migliori prove disponibili sui benefici e sui danni dell’uso della clorochina o dell’idrossiclorochina da sola o in combinazione con l’azitromicina per la profilassi o il trattamento di COVID-19. Si basano su una rapida revisione sistematica condotta dalla University of Connecticut Health Outcomes, Policy, and Evidence Synthesis Group.

“Con la rapida comparsa di COVID-19, medici e clinici si sono ritrovati a gestire i fronti della pandemia con una scarsità di evidenza disponibili per guidare le decisioni terapeutiche”, ha dichiarato Jacqueline W. Fincher, presidente dell’ACP.

La clorochina e l’idrossiclorochina sono utilizzate per gestire altri importanti disturbi con un beneficio noto e scarseggiano negli Stati Uniti. Questi farmaci hanno anche causato effetti avversi in pazienti non COVID come effetti cardiovascolari, diarrea, funzionalità epatica anormale, eruzione cutanea, mal di testa, problemi oculari e anemia.

L’uso di clorochina o idrossiclorochina, con o senza azitromicina, per prevenire o curare l’infezione da COVID-19 ha iniziato a ricevere attenzione a seguito di relazioni preliminari di studi in vitro e sull’uomo. Mentre sono in programma o in corso numerosi studi, il documento mette in luce la mancanza e l’insufficiente ricerca sui benefici e i danni per la prevenzione e il trattamento di COVID-19.

In questo momento, gli autori dei Practice Points sostengono che la clorochina o l’idrossiclorochina da sola o in combinazione con azitromicina per prevenire la COVID-19 dopo l’infezione con nuovo coronavirus (SARS-CoV-2), o per il trattamento di pazienti con COVID-19, non dovrebbero essere usate.

 

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