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Chi sono le persone infettate da coronavirus che non sviluppano sintomi?

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Immagine del coronavirus
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Le persone che sono state infettate con il coronavirus SARS-CoV-2 ma non sviluppano i tipici sintomi della malattia COVID-19 possono avere una risposta immunitaria più debole al virus. È quanto suggerisce un articolo pubblicato nei giorni scorsi sulla rivista Nature Medicine. Lo studio presenta un’analisi clinica e immunologica dettagliata di 37 pazienti asintomatici infetti da SARS-CoV-2.

La maggior parte delle persone infette da SARS-CoV-2 presenta una malattia respiratoria da lieve a grave con sintomi che includono febbre, tosse e respiro affannoso. Questi sintomi possono comparire tra 2 e 14 giorni dopo l’esposizione. Tuttavia, altri che risultano positivi all’infezione sono asintomatici o presentano sintomi minori.

Le persone infettate da coronavirus che non sviluppano sintomi: una risposta immunitaria più debole

Ai-Long Huang e colleghi hanno studiato 37 persone asintomatiche con diagnosi di infezione SARS-CoV-2 dal distretto di Wanzhou, Chongqing, Cina, prima del 10 aprile 2020. Dei 37 pazienti asintomatici, identificati in un gruppo di 178 persone con infezione da SARS-CoV- 2: 22 erano femmine e 15 maschi, con età compresa tra 8 e 75 anni (età media, 41 anni).

Gli autori hanno scoperto che questi pazienti avevano una durata mediana di diffusione virale di 19 giorni, rispetto a 14 giorni in un gruppo di 37 pazienti sintomatici. I livelli di anticorpi IgG specifici del virus erano significativamente più bassi nel gruppo asintomatico rispetto al gruppo sintomatico. Questa rilevazione ha riguardato la fase acuta dell’infezione, quando il virus poteva essere rilevato nel tratto respiratorio.

Otto settimane dopo la dimissione dall’ospedale, i livelli di anticorpi neutralizzanti sono diminuiti nell’81,1% dei pazienti asintomatici, rispetto al 62,2% dei pazienti sintomatici. Inoltre, i pazienti asintomatici presentavano livelli più bassi di 18 citochine pro-infiammatorie e antinfiammatorie (proteine ​​di segnalazione cellulare). In base a questi risultati, gli autori suggeriscono che i pazienti asintomatici potrebbero aver avuto una risposta immunitaria più debole all’infezione da SARS-CoV-2,

Le persone infettate da coronavirus che non sviluppano sintomi: i passaporti immunitari

Gli autori hanno anche osservato che i livelli di IgG hanno iniziato a diminuire entro 2-3 mesi dall’infezione in una grande proporzione di pazienti asintomatici. Questi erano stati valutati usando un test immunologico con enzima a chemiluminescenza magnetica. Sostengono che questa scoperta, insieme alle precedenti analisi degli anticorpi neutralizzanti nei pazienti in fase di guarigione da COVID-19, evidenzia i potenziali rischi associati all’uso di “passaporti immunitari” e sostiene il proseguimento degli interventi di sanità pubblica e test diffusi.

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