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Coronavirus: caratterizzata la struttura degli spike

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Immagine del coronavirus
This media comes from the Centers for Disease Control and Prevention's Public Health Image Library (PHIL), with identification number #4814.

Un recente studio ha caratterizzato la struttura delle glicoproteine che formano gli spike dei virus SARS-CoV-2 e del virus del pipistrello RaTG13, a lui strettamente correlato.

La ricerca, pubblicata sulla rivista Nature Structural & Molecular Biology, analizza queste componenti del virus che gli consentono di legarsi alle cellule ed entrare nel loro interno. Grazie a questo studio emergono ulteriori informazioni su come si è evoluto lo spike del virus SARS-CoV-2 e possono fornire spunti per la progettazione di un vaccino.

Gli spike del coronavirus: l’evoluzione virale

I coronavirus di pipistrello sono stati identificati come il probabile precursore evolutivo di SARS-CoV-2. Studi precedenti avevano identificato il virus di pipistrello RaTG13 come il parente più vicino di SARS-CoV-2. Tuttavia, non è noto come il virus si sia evoluto, al punto di infettare l’uomo, né se ciò sia avvenuto tramite un ospite intermedio o attraverso la trasmissione diretta.

Per cercare di far luce su questi aspetti evolutivi, Antoni Wrobel, Donald Benton e colleghi hanno confrontato le glicoproteine ​​spike di SARS-CoV-2 e RaTG13.

Gli spike del coronavirus: un più facile legame con le cellule

I ricercatori hanno scoperto che, sebbene le strutture fossero simili, SARS-CoV-2 ha una forma più stabile della glicoproteina spike ed è in grado di legarsi circa 1.000 volte più strettamente alla proteina del recettore umano ACE2.

Gli autori hanno anche scoperto che la presenza di un sito di scissione della furina nello spike di SARS-CoV-2 potrebbe essere vantaggiosa per il virus, in quanto può facilitare il suo legame al recettore sulle cellule. Sulla base delle loro osservazioni, gli autori suggeriscono che è improbabile che un virus di pipistrello simile a RaTG13 infetti le cellule umane. Il che supporta la teoria secondo cui SARS-CoV-2 si è evoluto da una ricombinazione di genomi distinti di coronavirus.

Gli autori osservano che grazie allo loro ricerca viene presentata la struttura della glicoproteina a spike SARS-CoV-2 in alta risoluzione e in forma quasi completa. In particolare, si rilevano più anelli esterni, rispetto alle strutture precedentemente riportate, che possono fornire importanti spunti per la progettazione dei uno specifico vaccino.

 

 

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