Home Scienza e tecnologia La sincronizzazione degli esseri umani: strategie innate per non perdere il ritmo

La sincronizzazione degli esseri umani: strategie innate per non perdere il ritmo

650
0
L'esperimento. Credit: Chen Damari

La sincronizzazione degli esseri umani in una rete complessa è stata oggetto di studio in una serie di esperimenti che hanno coinvolto suonatori di violino. La ricerca, pubblicata sulla rivista Nature Communications, rileva che i musicisti utilizzano strategie diverse per mantenere il tempo, la sincronicità. Suggerisce inoltre che i modelli attualmente utilizzati per descrivere il fenomeno della sincronizzazione non possono essere applicati agli esseri umani.

I risultati di questo studio possono anche avere implicazioni in differenti campi, quali la gestione del traffico, la gestione delle epidemie e lo studio delle dinamiche dei mercati azionari.

La sincronizzazione degli esseri umani: violinisti alla prova

Ricerche precedenti hanno studiato la sincronizzazione negli insiemi umani, ma questi esperimenti hanno avuto un controllo limitato sui parametri che governano le dinamiche di rete.

Moti Fridman e colleghi hanno studiato la sincronizzazione tra violinisti professionisti, controllando le connessioni tra loro in una rete.

A sedici violinisti è stato chiesto di suonare ripetutamente una frase musicale. L’uscita da ogni violino è stata raccolta. Ogni musicista indossava cuffie con cancellazione del rumore e i suoni inviati alle cuffie erano controllati. I violinisti non potevano vedersi tra loro.

In una serie di esperimenti, gli autori hanno regolato il ritardo che i violinisti potevano percepire tra ciò che loro stavano suonando e la melodia creata dagli altri partecipanti. Hanno ripetuto il test utilizzando diverse combinazioni di musicisti e con ritardi variabili.

Hanno osservato che i musicisti potevano cambiare il loro ritmo di un fattore tre per raggiungere una sincronia con gli altri. Hanno anche scoperto che i singoli musicisti erano in grado di ignorare i segnali frustranti per ottenere una sincronicità stabile. Vale a dire non erano influenzati dal percepire un altro musicista che stava suonando fuori tempo rispetto al resto del gruppo. Questa capacità di adattarsi alle modifiche alla struttura della rete e alle connessioni consente lo sviluppo di nuove strategie per ottenere la sincronia. Aspetti che non erano mai stati dimostrati in passato.

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui