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Gli antibiotici nelle prime settimane di vita portano a una crescita ridotta dei bambini

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L’esposizione agli antibiotici nelle prime settimane di vita si associa a peso e altezza ridotti nei ragazzi fino ai sei anni, ma non nelle ragazze. È quanto viene rilevato da un recente studi, pubblicato sulla rivista Nature Communications. Lo studio suggerisce che questo effetto potrebbe essere dovuto a cambiamenti nello sviluppo del microbioma intestinale.

È stato segnalato che l’uso di antibiotici nei neonati durante le prime settimane di vita porta ad alterazioni nella composizione del microbioma intestinale. Tuttavia, le conseguenze a lungo termine di questa esposizione non erano finora state chiarite.

Cambiamenti a lungo termine nel microbioma intestinale

Omry Koren e colleghi hanno studiato l’associazione tra l’esposizione agli antibiotici durante il periodo neonatale, ovvero entro i primi 14 giorni dopo la nascita, e la crescita del bambino fino all’età di sei anni. Per far questo hanno valutato una coorte di 12.422 bambini nati tra il 2008 e il 2010 a Turku, in Finlandia. Utilizzando un punteggio statistico basato su grafici di crescita, gli autori hanno scoperto che i ragazzi – ma non le ragazze – nel loro campione che erano stati esposti ad antibiotici da neonati mostravano pesi e altezze inferiori fino all’età di sei anni, rispetto a quelli che non lo erano.

Tuttavia, dopo il periodo neonatale e fino all’età di sei anni, l’uso di antibiotici è stato associato a un indice di massa corporea più elevato sia nei ragazzi che nelle ragazze.

In esperimenti separati, gli autori hanno trapiantato microbiota fecale da neonati esposti ad antibiotici e non esposti a topi privi di germi. Nei topi maschi, quelli che hanno ricevuto un trapianto di microbiota da bambini 1 e 24 mesi dopo il trattamento antibiotico hanno dimostrato di avere una crescita ridotta. Nessun cambiamento è stato osservato nelle femmine di topo.

Gli autori suggeriscono che l’esposizione precoce agli antibiotici sia associata a cambiamenti a lungo termine nel microbioma intestinale, che possono comportare una crescita ridotta nei ragazzi fino all’età di sei anni. Tuttavia, notano che i limiti nel loro studio – come una comprensione incompleta dell’effetto delle cause sottostanti che hanno portato all’uso di antibiotici – impongono cautela nell’interpretazione dei risultati.

 

 

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