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In caso di disturbo ossessivo-compulsivo il rischio di ictus è tre volte più elevato

2019
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Un trombo occludente causa un ictus
A blood clot forming in the carotid artery. copyright American Heart Association

Una recente ricerca ha evidenziato che gli adulti con disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) avevano un rischio maggiore di tre volte di sviluppare un ictus ischemico, rispetto agli adulti che non avevano questo disturbo psichiatrico. Lo studio è stato pubblicato nelle scorse settimane sulla rivista Stroke.

Mantenere uno stile di vita sano

“I risultati del nostro studio dovrebbero incoraggiare le persone con disturbo ossessivo compulsivo a mantenere uno stile di vita sano, come smettere o non fumare, fare attività fisica regolare e gestire un peso sano per evitare fattori di rischio legati all’ictus”, ha affermato l’autore senior dello studio Ya-Mei Bai, professore nel dipartimento di psichiatria del Taipei Veterans General Hospital e del National Yang Ming Chiao Tung University College of Medicine, entrambi a Taiwan.

Nel mondo l’ictus è la seconda causa di morte dopo le malattie cardiache. La forma più frequente di ictus è quella ischemica, un’emergenza medica che si verifica quando si ostruisce una delle arterie che portano sangue al cervello. Meno comune è l’ictus da rottura di un vaso sanguigno cerebrale che provoca un ictus emorragico. In entrambi i tipi di ictus, il trattamento immediato è fondamentale per prevenire danni cerebrali, disabilità o morte. L’abbreviazione F.A.S.T. può aiutare le persone a ricordare i segnali di pericolo e cosa fare: F (face-faccia), paresi del viso, A (arm-braccio), debolezza del braccio; S (speach-eloquio), difficoltà di eloquio; T (time-tempo), è tempo di telefonare ai servizi di emergenza senza attendere.

Il disturbo ossessivo-compulsivo

Il disturbo ossessivo-compulsivo è una condizione di salute mentale comune, a volte debilitante, caratterizzata da pensieri, idee o sensazioni (ossessioni) intrusivi e indesiderati che fanno sentire una persona spinta a fare qualcosa in modo ripetitivo (compulsioni). I comportamenti ripetitivi caratteristici del disturbo ossessivo-compulsivo, come lavarsi le mani, controllare le cose o pulire continuamente, possono interferire in modo significativo con le attività quotidiane di una persona e le interazioni sociali. Ricerche precedenti hanno scoperto che il disturbo ossessivo compulsivo si verifica spesso dopo ictus o altre lesioni cerebrali. Ciò che è rimasto poco chiaro è se è vero il contrario. Ovvero, il disturbo ossessivo compulsivo può aumentare il rischio di ictus?

Per scoprirlo, i ricercatori hanno esaminato le cartelle cliniche del periodo 2001-2010 del Taiwan National Health Insurance Research Database, per confrontare il rischio di ictus tra 28.064 adulti con disturbo ossessivo-compulsivo e 28.064 adulti senza questo disturbo. L’età media alla diagnosi del disturbo era di 37 anni. Le donne e gli uomini erano quasi equamente rappresentati nei due gruppi. I ricercatori hanno confrontato il rischio di ictus fino a 11 anni di follow-up.

Una probabilità tre volte maggiore

L’analisi dei dati ha rilevato come gli adulti con disturbo ossessivo compulsivo avevano una probabilità tre volte maggiore di avere un ictus ischemico, rispetto agli adulti senza questo disturbo; il rischio maggiore era tra gli adulti di età pari o superiore a 60 anni.

Il disturbo ossessivo-compulsivo è risultato un fattore di rischio indipendente per l’ictus ischemico anche dopo aver controllato altri fattori noti per aumentare il rischio di ictus, tra cui obesità, malattie cardiache, fumo, ipertensione, colesterolo alto e diabete di tipo 2.

Al contrario, nessuna differenza nel rischio è stata trovata per un ictus emorragico. Allo stesso modo, i farmaci per il trattamento del disturbo ossessivo compulsivo non erano associati ad un aumentato rischio di ictus.

“Per decenni, gli studi hanno trovato una relazione tra l’ictus prima e il disturbo ossessivo-compulsivo in seguito”, ha detto Bai. “I nostri risultati ricordano ai medici di monitorare da vicino la pressione sanguigna e i profili lipidici, che sono noti per essere correlati all’ictus nei pazienti con disturbo ossessivo compulsivo”.

 

 

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