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COVID-19: servono due dosi di vaccino per una copertura efficace contro la variante delta

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La domanda che più frequentemente ci si pone in questi giorni è quanto efficaci siano i vaccini nei confronti delle differenti varianti di virus SARS-CoV-2. È sufficiente una sola dose? La copertura si ottiene solo con le due dosi? Ci proteggono anche dalla variante delta? Un articolo pubblicato nei giorni scorsi sul New England Journal of Medicine cerca di rispondere a queste domande, fornendo dati precisi esaurienti, ottenuti analizzando un vasto gruppo di persone vaccinate.

Due vaccini alla prova dei fatti

La variante delta è quella che nelle ultime settimane è risultata emergente in tutto il mondo, con un rapido incremento della sua prevalenza tra i soggetti colpiti da COVID-19.

I vaccini considerati più efficaci per contrastarla sono il vaccino commercializzato dalla Pfizer, con il codice BNT162b2, e il vaccino di Astra Zeneca, ChAdOx1 nCoV-19.

Il primo è un vaccino tipo mRNA, un preparato che stimola le nostre cellule di creare un pezzo innocuo di quella che viene chiamata “proteina spike” del virus e quindi ad indurre una risposta immunitaria nei confronti di questa.

Il secondo è un vaccino vettoriale che contiene una versione indebolita di un virus vivo, in cui è inserito materiale genetico del virus SARS-CoV-2. Una volta che il vettore virale è all’interno delle nostre cellule, il materiale genetico fornisce le istruzioni per creare una proteina, che a sua volta evoca una risposta immunitaria nel nostro corpo.

Vaccini: efficacia ridotta dopo la prima dose

Questa nuova ricerca ha valutato l’efficacia di questi due vaccini nei confronti dalla variante delta e della variante alfa, il ceppo predominante prima dell’arrivo della variante delta. Lo ha fatto valutando oltre 19.000 soggetti, dopo la prima e dopo la seconda dose del vaccino.

I risultati hanno evidenziato come dopo una singola dose di vaccino entrambi i preparati avevano una efficacia simile, piuttosto ridotta. Entrambi hanno evidenziato una efficacia inferiore nei confronti della variante delta (30,7%) rispetto alla variante alfa (48,7%).

Dopo due dosi del vaccino Pfizer l’efficacia è stata del 93,7% nei confronti della variante alfa e dell’88% nei confronti della variante delta.

Dopo la somministrazione di due dosi del vaccino Astra Zeneca l’efficacia nei confronti delle varianti alfa e delta è stata rispettivamente del 74,5% e del 67%.

Questo studio evidenzia chiaramente la scarsa protezione esercitata dalla sola prima dose di vaccino, di entrambi i tipi. Dopo la seconda dose però le cose cambiano radicalmente e la protezione sale notevolmente, anche nei confronti della temuta variante delta. Una protezione che risulta più che sufficiente per entrambi i vaccini considerati, anche se il vaccino Astra Zeneca sembra fornire indici lievemente inferiori di copertura.

I ricercatori concludono che i loro dati devono spingere a completare i cicli di vaccinazione con le due dosi, in particolare nei soggetti vulnerabili.

 

Franco Folino

 

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