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Terza dose di vaccino per COVID-19: le raccomandazioni del CDC

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Venerdì scorso, 24 settembre il Centers for Disease Control and Prevention, l’agenzia USA per la sorveglianza sanitaria del paese, ha approvato la raccomandazione del Comitato sulle pratiche immunitarie riguardo la somministrazione di una dose di richiamo del vaccino Pfizer-BioNTech contro COVID-19 in alcune popolazioni. La terza dose è raccomandata anche per le persone che lavorano in contesti professionali e istituzionali ad alto rischio.

Quattro profili cui somministrare la terza dose

Il CDC consiglia che:

  • Le persone di età pari o superiore a 65 anni e i residenti in strutture di assistenza a lungo termine dovrebbero ricevere una dose di richiamo del vaccino COVID-19 di Pfizer-BioNTech almeno 6 mesi dopo la loro serie primaria di vaccino;
  • Le persone di età compresa tra 50 e 64 anni con condizioni mediche di base dovrebbero ricevere una dose di richiamo del vaccino COVID-19 di Pfizer-BioNTech almeno 6 mesi dopo la serie primaria di vaccino;
  • Le persone di età compresa tra 18 e 49 anni con condizioni mediche di base possono ricevere una dose di richiamo del vaccino COVID-19 di Pfizer-BioNTech almeno 6 mesi dopo la loro serie primaria, in base ai loro benefici e rischi individuali;
  • Le persone di età compresa tra 18 e 64 anni che sono a maggior rischio di esposizione e trasmissione di COVID-19 a causa dell’ambiente lavorativo o istituzionale possono ricevere una dose di richiamo del vaccino COVID-19 di Pfizer-BioNTech almeno 6 mesi dopo la loro serie primaria Pfizer-BioNTech, basata sui loro benefici e rischi individuali.

Il CDC confida che una vaccinazione di richiamo possa così portare ad una protezione aggiuntiva. Con il predominio della variante Delta come ceppo circolante e i casi di COVID-19 in aumento significativo negli Stati Uniti, la terza dose dovrebbe aiutare a rafforzare la protezione contro le malattie gravi in ​​quelle popolazioni che sono ad alto rischio di esposizione a COVID-19 o alle complicanze legate alle forme gravi di malattia.

Le persone in cui sono ottenibili i migliori benefici

Va sottolineato che il CDC utilizza due termini differenti nelle quattro raccomandazioni che rispecchiano la forza con cui si consiglia la terza dose di vaccino. Nelle prime due si utilizza il termine “dovrebbero”, nelle seconde due il termine “possono”. Sembra quindi che i primi due profili di soggetto sono quelli in cui la dose di richiamo sia maggiormente consigliata, quelli in cui sono probabilmente ottenibili i migliori benefici.

Nelle persone che rientrano nei secondi due profili la terza dose viene consigliata in modo più moderato, in base ai benefici e ai rischi individuali del soggetto.

I primi vaccini in Italia sono stati somministrati nel dicembre del 2020 e da pochi giorni è iniziata la campagna con la terza dose di vaccin,o con criteri che sembrano in linea con queste raccomandazioni.

I dati scientifici sull’intensità della copertura offerta dai vaccini e sulla sua durata si stanno però moltiplicando, non è quindi escluso che nel prossimo futuro queste raccomandazioni del CDC, così come quelle delle agenzie europee, possano essere aggiornate.

Il CDC da parte sua dichiara infatti che continuerà a monitorare la sicurezza e l’efficacia dei vaccini COVID-19 per garantire raccomandazioni appropriate e valuterà urgentemente i dati che si renderanno disponibili nelle prossime settimane, per formulare rapidamente ulteriori raccomandazioni per altre popolazioni o per persone che hanno ricevuto i vaccini Moderna o Johnson & Johnson.

 

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