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Già nel 1021 i vichinghi raggiunsero il Nordamerica

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Reconstructed Viking-Age building adjacent to the site of L’Anse aux Meadows. Credit: Glenn Nagel Photography

I vichinghi potrebbero aver occupato le Americhe già nel 1021 d.C., esattamente 1.000 anni fa. È quanto suggerisce uno studio pubblicato recentemente sulla prestigiosa rivista Nature. La datazione al radiocarbonio di manufatti in legno scoperti in un sito archeologico a Terranova, in Canada, rivela quello che potrebbe rappresentare il primo reperto conosciuto di esseri umani che partendo dall’Europa giunsero nelle Americhe. Va ricordato che prima di arrivarci questo popolo aveva già occupato in precedenza altre terre poste ad occidente, quali le Isole Shetland, le Isole Orcadi, le FærØer, l’Islanda e la Groenlandia.

I vichinghi di Terranova

I vichinghi furono i primi europei ad attraversare l’Oceano Atlantico, stabilendosi in un sito noto come L’Anse aux Meadows, sull’estrema punta settentrionale della penisola di Terranova. Sebbene la loro presenza nelle Americhe fosse già nota, e stimata nel tempo intorno al primo millennio, l’età precisa del loro insediamento doveva ancora essere determinata con precisione.

Michael Dee, Margot Kuitems e colleghi riportano nell’articolo l’analisi di una collezione di manufatti in legno, trovati all’interno di un insediamento vichingo nel sito di L’Anse aux Meadows. Gli autori ritengono che con buona probabilità questi manufatti in legno appartenessero ai Vichinghi. La loro ipotesi si basa sulla loro posizione all’interno dell’insediamento e sul ritrovamento di oggetti lavorati con strumenti di metallo, che all’epoca non erano ancora stati fabbricati dagli indigeni che vivevano della zona.

Microscope image of a wood fragment from the Norse layers at L’Anse aux Meadows.
Credit: Petra Doeve

1021: una nuova data per la presenza degli europei nelle Americhe

I ricercatori sono stati in grado di individuare il momento preciso dell’occupazione vichinga a L’Anse aux Meadows, utilizzando le caratteristiche distintive della registrazione del carbonio atmosferico. Per fare questo hanno determinato le date esatte del radiocarbonio dall’abbattimento degli alberi da cui sono stati realizzati i manufatti. In questo caso, un aumento del carbonio atmosferico, causato da un evento di raggi cosmici nel 993 d.C., ha agito come punto di riferimento.

Gli autori affermano che la data del 1021 dC stabilisce un nuovo limite temporale per la presenza degli europei nelle Americhe. In una nota più ampia, discutendo le metodiche di studio da loro utilizzate, evidenziano il potenziale valore dello studio degli eventi dei raggi cosmici – come quello del 993 d.C. utilizzato in questo studio – come punti di riferimento nella datazione di manufatti ed eventi ambientali.

 

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