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COVID-19: con i vaccini la carica virale si riduce più rapidamente

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Immagine del coronavirus
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Una corrispondenza pubblicata nei giorni scorsi sul New England Journal of Medicine mette a fuoco le differenti dinamiche del virus SARS-CoV-2 in soggetti vaccinati o meno. Dal breve articolo emergono dati particolarmente interessanti che evidenziano in modo chiaro gli effetti positivi indotti dai vaccini nel controllo dell’infezione.

Gli autori hanno raccolto e analizzato un set prospettico di 19.941 campioni virali SARS-CoV-2 ottenuti da 173 soggetti, inclusi in un programma di medicina del lavoro, tra il 28 novembre 2020 e l’11 agosto 2021.

Hanno quindi confrontato le dinamiche con cui il virus si è sviluppato negli individui, considerando separatamente la variante alfa, la variante delta e altre varianti minori. I partecipanti alla ricerca sono stati classificati in vaccinati o non vaccinati.

Una durata complessiva più breve dell’infezione

I risultati hanno evidenziato che non esisteva una differenza significative nella carica virale di picco, nella durata della proliferazione o nella durata dell’infezione acuta tra le differenti varianti considerate.

Confrontando i soggetti vaccinati e non vaccinati, non sono emerse differenze significative nella carica virale di picco, ma le persone vaccinate sono state in grado di eliminare il virus più velocemente rispetto ai non vaccinati, in un tempo medio rispettivamente di 5,5 giorni e 7,5 giorni. Questo si è tradotto in una durata complessiva più breve dell’infezione tra i vaccinati.

La piccola dimensione del campione pone alcuni limiti a questo studio, ma i risultati ottenuti sono in linea con altre ricerche in quest’ambito. Va inoltre considerato che i partecipanti a questo studio erano prevalentemente giovani uomini sani e quindi quanto rilevato può non essere esteso a tutta la popolazione generale, in particolare nei soggetti anziani con altre malattie.

Sembra peraltro emergere ancora una volta che il vaccino non impedisce che avvenga l’infezione, ma aiuta a combatterla, facendo ridurre rapidamente la carica virale e di conseguenza limitandone i sintomi e riducendone la durata.

Questi dati confermano l’utilità del vaccino, ma ricordano l’importanza di adottare altre misure preventive per contrastare il COVID-19, come l’utilizzo delle mascherine e l’igiene delle mani.

Gli autori concludono affermando che saranno necessari ulteriori studi per meglio comprendere le differenze nelle traiettorie virali di SARS-CoV-2 e fornire utili informazioni che possano guidare gli interventi contro COVID-19.

 

Franco Folino

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