La scoperta di una nuova specie di rettili preistorici in Germania è riportata questa settimana nella prestigiosa rivista Scientific Reports. Le caratteristiche anatomiche della specie, denominata Vellbergia bartholomaei, aggiungono preziose informazioni alla nostra comprensione della prima evoluzione dei lepidosauromorfi.
I lepidosauromorfi
I lepidosauromorfi sono uno dei lignaggi tetrapodi più grandi e diversificati, con oltre 10.500 specie. Sono gli antenati delle lucertole, dei serpenti e dei rettili dei giorni nostri, noti come tuatara. Esemplari di lepidosauromorfi sono stati trovati solo in alcuni siti triassici e la loro evoluzione iniziale rimane in gran parte sconosciuta.
Gabriela Sobral e colleghi hanno scoperto il piccolo fossile all’interno dei depositi del Triassico medio (da 247 a 237 milioni di anni) di Vellberg, in Germania.
Una specie precedentemente sconosciuta di lepidosauromorfo
Le analisi suggeriscono che il campione ritrovato è una specie precedentemente sconosciuta di lepidosauromorfo precoce. Uno dei più piccoli trovati sul sito, potrebbe rappresentare il primo fossile giovanile raccolto a Vellberg.
Il V. bartholomaei differisce dalle altre specie di lepidosauromorfo per le sue caratteristiche distinte, tra cui denti stretti, sottili e corti rispetto alla mascella inferiore, ma condivide un mosaico di elementi trovati nei predecessori delle lucertole e delle tuatara di oggi. I risultati, che suggeriscono come la Vellbergia potrebbe essere un antenato comune dei due lignaggi, favoriscono la nostra comprensione sull’evoluzione precoce dei rettili.
L’estinzione di massa del Permiano-Triassico
Il fossile si aggiunge alle evidenze scientifiche che considerano Vellberg come un sito importante per comprendere l’evoluzione precoce dei lepidosauromorfi. A causa della scarsa documentazione fossile per il primo periodo Triassico, gli esemplari del Triassico medio sono di fondamentale importanza per comprendere come i vertebrati si siano ripresi dopo l’estinzione di massa del Permiano-Triassico, avvenuta circa 252 milioni di anni fa, l’evento di estinzione più grave conosciuto della Terra, e come si sono diversificati in specie moderne.