L’uso di analgesici in gravidanza non causa asma infantile nel nascituro. A queste rassicuranti conclusioni è giunto un gruppo di ricercatori svedesi e inglesi che hanno studiato una popolazione di oltre 490.000 soggetti.
La sperimentazione, pubblicata online nelle scorse settimane sullo European Respiratory Journal, si è basata sul precedente riscontro di associazioni tra l’esposizione al paracetamolo in gravidanza e la successiva comparsa di asma infantile nei nascituri.
Paracetamolo in gravidanza e asma
Il paracetamolo è il trattamento di prima linea per il dolore e la febbre in gravidanza. Nonostante il suo largo utilizzo esistono peraltro alcuni studi epidemiologici che hanno indicato la comparsa di effetti avversi nell’infanzia. Tra questi vi sono i disturbi da deficit di attenzione-iperattività, il criptorchidismo, la paralisi cerebrale spastica e l’asma bronchiale.
Questo nuovo studio ha voluto valutare se il legame tra esposizione prenatale agli analgesici e l’asma è specifico per il paracetamolo e se è causale.
Lo studio
I ricercatori hanno sviluppato l’analisi sui dati raccolti da registri sanitari svedesi. Sono stati considerati tutti i potenziali fattori confondenti, gli oppioidi, i farmaci anti-emicrania e il paracetamolo prescritti.
I risultati hanno evidenziato come tutti questi farmaci utilizzati in gravidanza erano associati positivamente al rischio di asma infantile, a tutte le età.
Attenzione però, mentre la valutazione dei fattori correlati al padre non indica la presenza di un confondimento legato alla genetica o all’ambiente condiviso, l’analisi comparativa tra fratelli sembra indicare che le associazioni evidenziate tra esposizione prenatale agli analgesici e asma non sono reali, ma sono confuse da specifici fattori materni.
Gli analgesici sono sicuri in gravidanza
Gli autori di questo studio, prospettano quindi che l’uso del paracetamolo e di altri analgesici in gravidanza non causi asma infantile. D’altra parte, sostengono che quando questa associazione è stata dimostrata potrebbe essere stata influenzata da fattori confondenti intrinseci alla madre, come il dolore cronico o l’ansia.
Va segnalato come le linee guida 2016 della British Society for Rheumatology forniscono dettagliate raccomandazioni sull’uso del paracetamolo e di altri analgesici in gravidanza e nell’allattamento. In particolare, per il paracetamolo indicano che è compatibile nel periodo peri-concezionale e per tutta la gravidanza. È consigliato un uso intermittente a causa di un basso rischio di asma infantile con l’uso prolungato. Ne viene sconsigliato un uso regolare durante le settimane 8-14 della gravidanza a causa di un basso rischio di criptorchidismo.
Franco Folino