Sono ormai diversi anni che gli scienziati stanno sorvegliando con attenzione l’area di Brunt, in Antartide. Qui si stanno realizzando le condizioni per il rilascio nell’oceano del più grande iceberg mai generato in quest’area.
Un crepaccio lungo decine di chilometri
Tutto è iniziato con l’osservazione di un enorme crepaccio che si stava allungando sempre più sulla superficie ghiacciata, andando a tagliare una sostanziosa fetta di Antartide. Dal 2016 è stata scoperta un’altra importante frattura in quest’area che contribuiva a completare il margine del frammento.
I due fronti di rottura si sono allungati uno verso l’altro sempre più velocemente, tanto che a fine maggio rimanevano solo 5 km al congiungimento delle due linee di frattura e quindi all’isolamento di un’enorme fetta di ghiaccio antartico.
Un iceberg grande coma Londra
Secondo le previsioni degli esperti, potrebbero mancare solo poche settimane alla completa separazione del moncone ghiacciato, che avrebbe una superficie complessiva di 1.594Km2. Vale a dire all’incirca l’estensione dell’intera città di Londra.
Lo studio accurato dell’evoluzione di queste enormi fratture che si sono generate in Antartide è stato possibile anche grazie alle osservazioni fornite dai satelliti, in grado di monitorare costantemente quest’area e misurarne con precisione i cambiamenti.
Come cambierà l’Antartide
La perdita di un cospicuo pezzo della sua superficie comporterà certamente un significativo cambiamento dell’Antartide. Questo però potrebbe essere solo il primo di una serie di ulteriori fratture che si potrebbero generare sui margini periferici di questo continente, portando ad una sua progressiva trasformazione.
Franco Folino
Guarda il video che illustra l’evoluzione della frattura nel ghiaccio dell’area di Brunt