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Passato, presente e futuro di Vega, il vettore europeo che ci porta nello spazio

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Vega-E. Copyright ESA-Jacky Huart, 2017

Il razzo Vega sta dimostrando la sua affidabilità. Sulla base di questa eredità, l’ESA e l’industria europea stanno costruendo nuovi elementi che aumenteranno le prestazioni, le capacità e la flessibilità di Vega a partire dalla metà del 2019.

Per la metà del 2019 è previsto un volo di prova dello Small Spacecraft Mission Service.

Il futuro di Vega 

Il vettore offre opportunità di lancio a basso costo nell’orbita terrestre bassa per piccoli satelliti inferiori a 500 kg, da CubeSat a microsats e minisat.

Questo servizio si basa su una gamma di distributori appositamente sviluppati che consentiranno all’operatore di lancio Arianespace presso la base europea di Kourou, nella Guyana francese, di ottimizzare le capacità di lancio di Vega. Si prevede che ciò porterà benefici socio-economici all’Europa, in particolare nel settore delle applicazioni satellitari leggere.

A seguito di questo, Vega-C prenderà il suo primo volo alla fine del 2019 per trasportare carichi più grandi e pesanti fino a 2300 kg. Ha nuovi potenti motori di primo e secondo stadio, rispettivamente P120C e Zefiro-40, che forniscono la spinta al decollo. Entrambi i motori sono stati testati con successo questa estate.

Il quarto stadio di Vega-C potenziato a livello di carburante con avionica migliorata, maggiore capacità e capacità di riaccensione principale del motore offrirà maggiore flessibilità per le missioni a carico multiplo.

Guarda il video che racconta la storia di Vega

Lo Space Rider

Il veicolo di rientro Space Rider dell’ESA verrà lanciato su Vega-C. Fornirà una piattaforma in orbita per carichi utili fino a 800 kg.

Il suo modulo di servizio orbitale, una versione modificata del Vega-C AVUM +, estende il tempo che può essere speso in orbita di almeno due mesi prima che Space Rider ritorni con il suo carico sulla Terra per atterrare sul terreno. Il volo inaugurale è previsto per il 2021.

Uno stadio superiore Vega elettrico, Venus, trasferirà i satelliti da una tonnellata in orbite più alte e sarà utilizzato su Vega-C per estendere la sua copertura a missioni scientifiche più complesse e a servizi di sostituzione.

 

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