In un recente studio di coorte è emerso che il rischio di parto prematuro era fortemente legato ai livelli di emoglobina glicata materna intorno al momento del concepimento. Anche le donne con livelli di HbA1c coerenti con i livelli target raccomandati sembravano essere a rischio di parto prematuro e di altri esiti avversi della gravidanza. L’articolo è stato pubblicato sulla rivista Annals of Internal Medicine.
Diabete di tipo 1 e gravidanza
Il diabete di tipo 1 è noto per complicare la gravidanza, ma la relazione tra controllo glicemico materno e nascita pretermine è meno chiara. Almeno tre organizzazioni principali ora raccomandano un livello emoglobina glicata target inferiore al 6,5% all’inizio della gravidanza.
Tuttavia, poiché queste raccomandazioni provengono da ricerche riguardanti malformazioni congenite e neonati grandi per l’età gestazionale, non è chiaro se un controllo glicemico severo prevenga o riduca il rischio di parto pretermine in donne con diabete di tipo 1.
Dai registri sanitari svedesi
I ricercatori del Karolinska Institutet di Stoccolma, in Svezia, hanno utilizzato registri svedesi a livello nazionale per esaminare gli esiti negativi della gravidanza in più di 2.400 parti a seconda dei livelli di HbA1c nelle madri con diabete di tipo 1. I ricercatori hanno anche esaminato la morte neonatale, l’età gestazionale, macrosomia, danno infantile alla nascita, ipoglicemia, sofferenza respiratoria, basso punteggio di Apgar e nati morti.
I risultati
Hanno scoperto che l’aumento dei livelli di HbA1c era associato a rischi progressivamente maggiori di parto pretermine, così come ad altri esiti avversi della gravidanza. La maggior parte del rischio elevato di parto pretermine era attribuibile a parti pretermine medicalmente indicati, sebbene anche le nascite pretermine spontanee aumentassero con livelli più alti di HbA1C.
Secondo i ricercatori, questi risultati sono importanti per lo sviluppo di linee guida future e per informare i medici sui rischi associati al controllo glicemico. Tuttavia, i risultati non supportano l’idea che un’ulteriore riduzione del livello di HbA1c, durante le fasi precoci della gravidanza, possa eliminare il rischio di parto prematuro.