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Quali sono le cause della nausea in gravidanza? Un ormone all’origine nel disturbo

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Un recente studio ha analizzato le cause della nausea in gravidanza, correlando questo disturbo all’aumento dei livelli di uno specifico ormone. I risultati di questa ricerca, pubblicati sulla prestigiosa rivista Nature, fanno luce su questi complessi processi metabolici e offrono potenziali strade per il trattamento di questo malessere.

Nella maggior parte delle gravidanze (70%) le donne sono affette da nausea e vomito, che possono progredire fino a una forma grave, nota come iperemesi gravidica. Il fattore di crescita e differenziazione 15 (GDF15) era già stato precedentemente implicato nella nausea mattutina in altri studi clinici, tuttavia, il meccanismo sottostante non era stato ancora ben definito.

Un ormone che arriva dal feto

Stephen O’Rahilly e colleghi hanno misurato i livelli di GDF15 nelle future mamme nel loro primo trimestre e hanno trovato un notevole legame tra livelli elevati di GDF15 e nausea e vomito segnalati, inclusa l’iperemesi gravidica.

Ulteriori analisi dei campioni placentari e materni hanno rivelato che il feto è responsabile della stragrande maggioranza dell’ormone circolante nel plasma materno. Gli autori hanno anche scoperto che livelli più bassi di GDF15 prima della gravidanza sono associati a un rischio più elevato di sviluppare una iperemesi gravidica.

Al contrario, le donne con β-talassemia (una condizione in cui i livelli di GDF15 sono cronicamente elevati) raramente hanno riportato nausea e vomito in gravidanza. Questi risultati suggeriscono che le persone con livelli più bassi di GDF15 prima della gravidanza potrebbero essere più sensibili agli aumenti dei livelli dell’ormone durante la gravidanza, e quindi più colpite dal disturbo che si scatena.

Questi risultati suggeriscono che potrebbe esserci una relazione causale tra GDF15 di origine fetale e il rischio di iperemesi gravidica: coloro che hanno livelli iniziali più bassi dell’ormone hanno maggiori probabilità di avere disturbi quando i livelli aumentano durante il primo trimestre.

Alice Hughes e Rachel Freathy scrivono in un News & Views di accompagnamento che il lavoro “… probabilmente susciterà ulteriori indagini e un interesse per gli studi clinici nel campo delle malattie legate alla gravidanza”.

 

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