Home Animali Gli uccelli canori ci suggeriscono i meccanismi di apprendimento del linguaggio nei...

Gli uccelli canori ci suggeriscono i meccanismi di apprendimento del linguaggio nei bambini

1315
0

Quando un giovane uccello canoro apprende il canto da un uccello adulto vicino, i neuroni negli strati profondi della corteccia uditiva del giovane uccello si sintonizzano con le proprietà acustiche di quella canzone. Questo meccanismo neurofisiologico viene suggerito da un recente studio, pubblicato sulla rivista Nature Neuroscience di questa settimana.

Questa ricerca evidenzia come la comunicazione vocale modella la codifica uditiva negli uccelli canori e suggerisce che un processo simile potrebbe supportare l’apprendimento del linguaggio nell’uomo durante la prima infanzia.

adv

Le capacità uditive di uccelli e umani

Sia gli umani che gli uccelli canori sviluppano abilità uditive e comunicative per tutta la vita, a partire da segnali uditivi sperimentati durante l’infanzia. La corteccia uditiva umana risponde preferibilmente al linguaggio rispetto ad altri suoni.

Allo stesso modo, la corteccia uditiva dell’uccello canoro risponde preferibilmente alla canzone rispetto ai suoni sintetici. Tuttavia, non è noto se questa messa a punto sia stata risolta fin dalla tenera età o se si sviluppi in modo specifico per una specie.

L’accordatura dei neuroni

Sarah Woolley e Jordan Moore hanno studiato lo sviluppo del canto e l’accordatura dei neuroni nella corteccia uditiva di due specie di uccelli canori: il fringillide di zebra (Taeniopygia guttata) e il fringillide a coda lunga (Poephila acuticauda).

Nell’esperimento, alcuni uccelli hanno imparato il canto dalla loro stessa specie, mentre altri sono stati istruiti da genitori adottivi di una terza specie, il fringuello bengalese (Lonchura striata domestica). Gli autori hanno scoperto che gli uccelli giovanili hanno imparato a imitare le canzoni del loro tutor e che i loro neuroni corticali uditivi sono stati sintonizzati sui suoni specifici della canzone imparata, indipendentemente dalle specie dell’uccello tutor.

Gli autori concludono che questi risultati rivelano come le prime comunicazioni vocali degli uccelli canori modellano la codifica uditiva. Suggeriscono quindi che processi simili potrebbero spiegare perché un’esposizione precoce ai suoni specifici della lingua può prevedere la percezione del linguaggio umano adulto.

 

 

Articolo precedenteUn nuovo “scientific statement” dell’American Heart Association sull’arteriopatia periferica
Articolo successivoNei pazienti anziani il trattamento con statine si può interrompere?
redazione
La redazione di Newence è composta prevalentemente da collaboratori con competenze maturate in ambito medico, scientifico e tecnologico. Rivedono e discutono in modo critico e analitico i più importanti lavori scientifici pubblicati sulle più autorevoli riviste scientifiche internazionali, fornendo utili spunti di riflessione e aggiornamento per i professionisti della sanità e informazioni affidabili e verificate dedicate al pubblico più vasto.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui