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La veloce migrazione del Polo Nord verso la Siberia (VIDEO)

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Earth’s core as modelled in the numerical geodynamo simulation as part of research into geomagnetic jerks and rapid hydromagnetic waves published as the cover story in Nature Geosciences, May 2018. The magnetic field lines (orange) are stretched, twisted and folded by the turbulent convection producing shear of electrically conducting fluid (red and blue). Hydromagnetic waves are triggered when the shear is misaligned with field lines, and propagate along these lines to the surface of the core where they can focus and cause geomagnetic jerks. Copyright Julien Aubert, IPGP/CNRS/CNRS Photothèque.

Proprio un anno fa avevamo commentato un articolo che indicava come il Polo Nord terrestre si stesse spostando rapidamente verso la Siberia.  Sono disponibili ora nuovi dati su questo argomento.

A differenza del nostro polo nord geografico, che si trova in una posizione fissa, il nord magnetico vaga. Questo è noto da quando è stato misurato per la prima volta nel 1831, e successivamente mappato alla deriva lentamente dall’Artico canadese verso la Siberia.

Tuttavia, dagli anni ’90, questa deriva si è trasformata in uno sprint, passando dal suo storico vagabondaggio di 0-15 km all’anno alla velocità attuale di 50-60 km l’anno. Questo cambiamento di ritmo ha comportato l’aggiornamento del World Magnetic Model più frequentemente, il che è fondamentale, ad esempio, per la navigazione.

La veloce migrazione del Polo Nord verso la Siberia: un oceano di ferro liquido surriscaldato e vorticoso

Il nostro campo magnetico esiste a causa di un oceano di ferro liquido surriscaldato e vorticoso che costituisce il nucleo esterno. Come un conduttore rotante in una dinamo da bicicletta, questo ferro in movimento crea correnti elettriche, che a loro volta generano il nostro campo magnetico in continua evoluzione.

Modelli numerici basati su misurazioni dallo spazio, incluso dalla missione Swarm dell’ESA, hanno permesso agli scienziati di costruire mappe globali del campo magnetico. Tracciare i cambiamenti nel campo magnetico può dire ai ricercatori come si muove il ferro nel nucleo.

Lo scorso anno, durante il Living Planet Symposium dell’ESA, alcuni scienziati dell’Università di Leeds nel Regno Unito hanno riferito che questi dati satellitari mostravano che la posizione del polo magnetico nord è determinata in gran parte da un equilibrio tra due grandi lobi di flusso negativo al confine tra il nucleo della Terra e il mantello sotto il Canada.

La veloce migrazione del Polo Nord verso la Siberia: un viaggio senza ritorno?

In seguito a ciò, il gruppo di ricerca ha recentemente pubblicato i loro ultimi risultati su Nature Geoscience.

Phil Livermore, dell’Università di Leeds, ha dichiarato: “Analizzando le mappe dei campi magnetici e il modo in cui cambiano nel tempo, ora possiamo individuare che un cambiamento nello schema di circolazione del flusso sotto il Canada ha causato una macchia di campo magnetico ai margini del nucleo, in profondità nella Terra. Ciò ha indebolito la patch canadese e ha comportato lo spostamento del polo verso la Siberia.”

La grande domanda è se il polo tornerà mai in Canada o continuerà a dirigersi verso sud.

“I modelli del campo magnetico all’interno del nucleo suggeriscono che, almeno per i prossimi decenni, il polo continuerà a spostarsi verso la Siberia”, ha spiegato il dott. Livermore.

“Tuttavia, dato che la posizione del polo è governata da questo delicato equilibrio tra la patch canadese e siberiano, ci vorrebbe solo una piccola modifica del campo all’interno del core per rimandare il polo in Canada”.

Guarda il video che illustra lo spostamento del Polo Nord magnetico

 

 

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