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I ravanelli che crescono in orbita, sulla Stazione Spaziale Internazionale

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Kate Rubins accanto alle piante di ravanelli cresciute all'interno dell'Advanced Plant Habitat, nella Stazione Spaziale Internazionale. Copyright ESA/NASA

L’astronauta della NASA Kate Rubins appare soddisfatta accanto al suo orticello di ravanelli che stanno crescendo rigogliosamente all’interno dell’Advanced Plant Habitat, nella Stazione Spaziale Internazionale.

Situato nel modulo europeo Columbus, questa coltura fa parte di un esperimento della NASA ed è l’ultimo nello studio delle piante che crescono in condizioni di microgravità.

Una fonte di cibo fresca e regolare

Con l’intenzione di visitare la Luna e Marte, i futuri astronauti avranno bisogno di una fonte di cibo fresca e regolare mentre intraprendono queste missioni particolarmente lontane da casa. Oltre a fornire vitamine e minerali tanto necessari, la coltivazione di piante nello spazio contribuisce alla sostenibilità e aggiunge un tocco familiare all’esplorazione.

La crescita delle piante nelle condizioni di microgravità della Stazione Spaziale Internazionale ha permesso ai ricercatori di mettere a punto l’approccio migliore per il loro sviluppo. La ricerca europea ha evidenziato come le piante rispondono meglio alla luce rossa e blu. Ciò ha contribuito a dare al modulo spaziale Columbus un’atmosfera da discoteca.

Poiché le piante non crescono sotto la spinta della forza di gravità che contribuisce alla loro radicazione nel terreno, i semi vengono coltivati ​​in “cuscini” che aiutano a distribuire uniformemente fertilizzante e acqua alle radici.

Rispediti sulla Terra per essere studiati

I ravanelli sono stati scelti perché sono piante modello. Hanno un periodo di coltivazione breve e sono geneticamente simili alla pianta studiata più frequentemente nello spazio, l’Arabidopsis. I ravanelli sono anche commestibili e nutrienti, con lotti pronti per la raccolta da un giorno all’altro. I campioni di questi ortaggi, cresciuti sulla stazione spaziale, verranno successivamente rispediti sulla Terra per essere studiati.

L’Advanced Plant Habitat è una camera di crescita autonoma che richiede pochissimi interventi da parte degli astronauti. È dotato di luci LED, argilla porosa, oltre 180 sensori e telecamere regolate dai ricercatori del Kennedy Space Center della NASA in Florida, USA. Da lì, la crescita delle piante viene monitorata e le condizioni regolate secondo necessità per distribuire meglio l’acqua, i fertilizzanti e controllare i livelli di umidità e temperatura.

Il prossimo astronauta dell’ESA che arriverà sulla Stazione è Thomas Pesquet, per la missione Alpha. L’arrivo è previsto per la primavera del 2021, forse Thomas troverà ad attenderlo un altro lotto di verdure coltivate nello spazio, pronte per essere consumate.

 

 

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