Home Chirurgia I batteri cutanei possono proteggere dai tumori della pelle

I batteri cutanei possono proteggere dai tumori della pelle

439
0
Skin colonization by S. epidermidis strain producing 6-HAP protects from UV-induced neoplasia inmice. Da Nakatsuji et al., Sci. Adv. 2018;4: eaao4502.

Sappiamo come la nostra pelle dia ospitalità a differenti specie microbiche. Tra quelle di più frequente riscontro vi sono lo Staphylococcus epidermidis e lo Staphylococcus hominis, mentre lo Staphylococcus aureus colonizza frequentemente la pelle affetta da malattie, come nel caso delle dermatiti.

I batteri che vivono sulla pelle si pongono in rapporto con l’ospite in molti modi, non solo causando alterazioni della cute, ma anche agendo in modo favorevole, fornendo, ad esempio, protezione contro alcune infezioni da agenti patogeni.

adv

Fin qui nulla di nuovo. Un gruppo di ricercatori statunitensi e sudcoreani ha pero evidenziato in una recente ricerca, il potere antitumorale di alcuni microrganismi presenti sulla cute.

La ricerca, apparsa lo scorso 28 febbraio sulle pagine di Science, ha dimostrato come alcuni ceppi di Staphylococcus epidermidis producano una molecola, la 6-N-idrossaminopurina, in grado di inibire selettivamente la proliferazione di linee tumorali, senza inibire i cheratinociti primari.

Nel corso dei test, gli autori hanno dimostrato inoltre come l’iniezione endovenosa di questa molecola sia in grado di sopprimere la crescita cellulare di un melanoma, senza segni di tossicità sistemica.

A conferma che l’effetto antitumorale è mediato in modo specifico dalla 6-N-idrossaminopurina, un gruppo di topi è stato colonizzato con un ceppo di S. epidermidis che produce la molecola, e confrontato con un gruppo di controllo colonizzato da un ceppo che non la produceva. I risultati hanno evidenziato come solo nel primo gruppo veniva ridotta l’incidenza di tumori indotti dai raggi ultravioletti.

Lo studio si è spostato anche sull’uomo, verificando che i ceppi di S. epidermidis che producono 6-N-idrossaminopurina sono stati trovati più frequentemente nel metagenoma di soggetti sani, suggerendo che questo microbioma può conferire una protezione contro il cancro della pelle.

I risultati di questa ricerca sono molto precisi e dimostrano un importante ruolo protettivo dei batteri commensali della pelle nei confronti delle neoplasie cutanee, lasciando aperto un nuovo filone di ricerca per lo sviluppo di nuove molecole di sintesi per il loro trattamento.

 

Cover image expansion

 

Teruaki Nakatsuji, et al. A commensal strain of Staphylococcus epidermidis protects against skin neoplasia. Sci. Adv. 2018;4, 28 February 2018.

 

 

 

 

 

Articolo precedenteCardiopatia coronarica: minore mortalità per il by-pass nei confronti della rivascolarizzazione transcatetere
Articolo successivoChi rischia di più l’infarto? I pazienti con sindrome metabolica oppure quelli obesi metabolicamente sani?
franco.folino
Franco Folino è un medico chirurgo, specialista in cardiologia, e un giornalista. Ha iniziato a lavorare come cronista alla fine degli anni settanta, scrivendo articoli per diverse riviste italiane di sport motoristici, e in seguito anche in media televisivi privati, estendendo il suo interesse in altri campi dell’informazione. Ha pubblicato differenti articoli scientifici ed editoriali su prestigiose riviste internazionali. Ha contribuito alla nascita di Newence, diventandone il direttore responsabile dal marzo del 2017.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui