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Risultati limitati per il training muscolare inspiratorio nei pazienti con BPCO

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Un gruppo di ricercatori internazionali ha recentemente pubblicato su Thorax i risultati di uno studio clinico che ha cercato di valutare se l’aggiunto di un training muscolare inspiratorio (IMT) potessero migliorare i benefici della riabilitazione polmonare (PR) in pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).

Per questo sono stati valutati 219 pazienti con debolezza muscolare inspiratoria (PImax: 51 ± 15 cm H2O), che sono stati randomizzati in un gruppo di intervento o in un gruppo di controllo, con procedura sham e disegno in doppio cieco.

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L’endpoint primario si è basato sulla valutazione dei cambiamenti di prestazioni al test del cammino dei 6 minuti (6MWD).

I risultati sono stati deludenti, evidenziando come tra i due gruppi di trattamento non vi erano differenze significative nei cambiamenti delle prestazioni al 6MWD.

Al contempo però i pazienti che hanno completato le valutazioni nel gruppo di intervento hanno ottenuto guadagni maggiori nella forza del muscolo inspiratorio e nella resistenza rispetto ai pazienti nel gruppo di controllo. Nel gruppo in trattamento attivo è stato inoltre osservato un aumento di 75 secondi nel tempo di ciclo di resistenza e una riduzione significativa nel punteggio dispnea di Borg.

I miglioramenti ottenuti nella funzione dei muscoli respiratori grazie al training muscolare inspiratorio non sembrano quindi tradursi in miglioramenti sul piano della capacità funzionale, espressa nel cammino, ma possono peraltro portare ad altri risultati positivi in termini di riduzione della dispnea durante esercizio.

 

 

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franco.folino
Franco Folino è un medico chirurgo, specialista in cardiologia, e un giornalista. Ha iniziato a lavorare come cronista alla fine degli anni settanta, scrivendo articoli per diverse riviste italiane di sport motoristici, e in seguito anche in media televisivi privati, estendendo il suo interesse in altri campi dell’informazione. Ha pubblicato differenti articoli scientifici ed editoriali su prestigiose riviste internazionali. Ha contribuito alla nascita di Newence, diventandone il direttore responsabile dal marzo del 2017.

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