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Si riducono le malattie non trasmissibili negli adolescenti, ma non i disturbi mentali

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L’iniziativa Global Burden of Diseases pubblica periodicamente dati dettagliati sull’evoluzione delle malattie nel mondo. Nell’ambito di questa ricerca, il mese scorso sono stati pubblicati i risultati di un’analisi dedicata alla popolazione di adolescenti.

L’articolo, pubblicato sulla rivista The Lancet: Child & Adolescent Health, ha voluto fare il punto sulla situazione sanitaria in questa fetta più giovane della popolazione per quanto riguarda il carico delle malattie non trasmissibili.

Il Global Burden of Diseases study

In questa analisi, i ricercatori hanno elaborato i dati basati sul Global Burden of Diseases, Injuries, and Risk Factors Study (GBD) 2019, basato sulle informazioni sanitarie fornite dagli Stati membri dell’UE dal 1990 al 2019, mettendo in risalto tre aspetti principali: mortalità, anni di vita persi (YLL), anni vissuti con disabilità (YLD). Inoltre, sono stati calcolati anche gli anni di vita aggiustati per la disabilità (DALY).

Le stime sono state divise per tre sottogruppi di età (10–14 anni, 15–19 anni e 20–24 anni) e per sesso.

Adolescenti: l’impatto delle malattie non trasmissibili

I risultati di questo nuovo studio hanno evidenziato come nel 2019, le malattie non trasmissibili hanno rappresentato l’86,4% di tutte gli YLD e il 38,8% dei decessi totali negli adolescenti di età compresa tra 10 e 24 anni. Per le malattie non trasmissibili in questa fascia di età, le neoplasie sono state le principali cause sia di mortalità (4,01 per 100 000 abitanti) sia di YLL (281,78 per 100 000 abitanti), mentre i disturbi mentali erano la principale causa di YLD (2039,36 per 100 000 abitanti) e di DALY (2040,59 per 100 000 abitanti) in tutti gli Stati membri dell’UE e in tutte le fasce di età studiate. Tra le neoplasie, le più frequenti sono state le leucemie e i linfomi Hodgkin o non Hodgkin.

Nel 2019, tra gli adolescenti di età compresa tra 10 e 24 anni, i maschi avevano un tasso di mortalità a causa di malattie non trasmissibili più elevato rispetto alle femmine (11,66 versus 7,89), mentre le femmine presentavano un tasso DALY più alto a causa di malattie non trasmissibili (8003,25 versus 6083,91).

Tra i paesi europei, quelli in cui il tasso di mortalità è risultato più elevato sono Bulgaria, Estonia, Lettonia e Lituania. L’Italia si colloca al sestultimo posto, mentre i paesi con i minori tassi di mortalità sono Spagna, Belgio e Francia.

DALY e indici socio-demografici

È interessante notare che da quest’analisi emerge chiaramente come dal 1990 al 2019, il tasso di mortalità per malattie non trasmissibili negli adolescenti di età compresa tra 10 e 24 anni si è ridotto di oltre i 40%, così come il tasso di YLL. Unica importante eccezione sono i disturbi mentali, che sono aumentati del 32%.

L’analisi ha inoltre rilevato correlazioni positive tra i tassi DALY e gli indici socio-demografici per i disturbi da uso di sostanze e le malattie della pelle e del sottocutaneo. Al contrario, sono state trovate correlazioni negative tra tassi DALY e questi stessi indici per le malattie cardiovascolari, le neoplasie e le malattie degli organi di senso.

Per quanto riguarda la situazione dei DALY tra i paesi europei, la situazione si ribalta rispetto ai tassi di mortalità. Così i livelli più elevati di DALY si trovano in paesi come il Regno Unito, l’Irlanda e il Portogallo, mentre l’Italia si colloca al decimo posto, affiancata da Grecia e Spagna. Alla fine della classifica, con il minor tasso di DALY, troviamo Polonia, Slovenia e Repubblica Ceca.

Prevenzione e interventi a favore degli adolescenti

Gli autori concludono sottolineando che la mortalità tra gli adolescenti che vivono in Europa, correlata alle malattie non trasmissibili, è diminuita in modo sostanziale nell’ultimo decennio. Richiamano però l’attenzione su un dato allarmante, la tendenza all’aumento degli anni di vita persi e quelli vissuti con disabilità a causa di disturbi mentali.

Un panorama sostanzialmente confortante per quanto riguarda la salute degli adolescenti, ma che richiama l’importanza degli interventi preventivi e dei servizi a favore degli adolescenti, con azioni mirate ai loro bisogni specifici.

 

Franco Folino

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