Home Cardiologia Warfarin più efficace del rivaroxaban nella sindrome da anticorpi antifosfolipidi

Warfarin più efficace del rivaroxaban nella sindrome da anticorpi antifosfolipidi

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La trombosi venosa/Blausen.com staff (2014).

Rivaroxaban non ha soddisfatto il criterio di non inferiorità rispetto al warfarin, aggiustato per la dose, nei pazienti con sindrome da anticorpi antifosfolipidi. In effetti, rivaroxaban ha mostrato un raddoppio quasi statisticamente significativo del rischio di trombosi ricorrente nei partecipanti allo studio. I risultati di questa sperimentazione sono stati pubblicati nei giorni scorsi sulla rivista Annals of Internal Medicine.

La sindrome da anticorpi antifosfolipidi

La sindrome da anticorpi antifosfolipidi è una malattia autoimmune acquisita, caratterizzata da eventi trombotici venosi e arteriosi in presenza di anticorpi antifosfolipidi.

Questa malattia è considerata la causa più comune di trombofilia acquisita e rende ragione di circa il 15-20% di tutti gli episodi di trombosi venosa profonda e dal 10% al 15% dei casi di aborto ricorrente. In particolare, le donne in gravidanza positive agli anticorpi antifosfolipidi hanno un rischio dell’80% di recidiva di eventi come aborto spontaneo e parto prematuro.

L’esatta patogenesi della malattia non è ancora completamente chiarita. Quanto è evidente è che gli anticorpi antifosfolipidi si legano ai fosfolipidi e alle proteine plasmatiche o di membrana di varie cellule, quali piastrine e cellule endoteliali, inducendo così uno stato protrombotico.

La terapia antitrombotica

L’anticoagulazione a lungo termine con antagonisti della vitamina K è il pilastro della terapia per la sindrome da anticorpi antifosfolipidi in caso di eventi trombotici, ma il loro utilizzo può essere problematico a causa di interazioni alimentari e farmacologiche, complicanze emorragiche e necessità di un frequente monitoraggio. Le terapie più recenti, con anticoagulanti diretti, possono superare alcuni di questi inconvenienti e per questa ragione sono stati utilizzati in questi pazienti.

Meglio rivaroxaban o warfarin?

I ricercatori del Vall d’Hebron University Hospital Research Institute, di Barcellona, in ​​Spagna, hanno assegnato in modo casuale 190 adulti con sindrome da anticorpi antifosfolipidi e trombosi ad un trattamento con rivaroxaban o warfarin aggiustato per dose, per ben 3 anni, per determinare se rivaroxaban fosse non-inferiore al warfarin.

I risultati hanno evidenziato che una percentuale più elevata di pazienti nel gruppo rivaroxaban presentava nuovi eventi trombotici. La percentuale di pazienti con eventi emorragici maggiori era simile in entrambi i gruppi. Nel rivaroxaban si sono verificati più ictus rispetto al gruppo warfarin.

Secondo i ricercatori, questi risultati suggeriscono senza incertezze che rivaroxaban non deve essere usato per prevenire eventi trombotici nei pazienti con sindrome da anticorpi antifosfolipidi.

 

 

 

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