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Fino a che età fare lo screening per il carcinoma del seno?

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Carcinoma della mammella/Wikimedia commons

Le donne sane di età superiore ai 75 anni potrebbero non trarre beneficio dalla prosecuzione dello screening del cancro al seno. Per giungere a queste conclusioni un gruppo di ricercatori ha utilizzato i dati del programma Medicare statunitense per stimare il rischio di mortalità per carcinoma mammario secondo due strategie: continuare o interrompere lo screening nelle donne anziane.

I risultati di questo studio osservazionale, pubblicato sulla rivista Annals of Internal Medicine, hanno evidenziato un piccolo beneficio in termini di mortalità continuando a sottoporre a screening le donne tra i 70 ei 74 anni, ma non in quelle di età compresa tra i 75 e gli 84 anni.

Fino a che età fare la mammografia?

Una domanda importante che riguarda lo screening per il carcinoma della mammella è l’età massima cui sottoporre le donne agli esami previsti. A una certa età, i potenziali danni associati allo screening, sia pur modesti, supereranno i benefici, perché questi ultimi si concretizzano maggiormente nel corso di un lungo follow-up e quindi su una lunga prospettiva di vita per il futuro.

Ricercatori della Harvard T.H. Chan School of Public Health, il Massachusetts General Hospital e RTI Health Solutions hanno utilizzato i dati Medicare per confrontare i decessi per cancro al seno nel corso di otto anni di follow-up, nelle donne che hanno continuato a essere sottoposte a mammografie annuali e in quelle che hanno interrotto lo screening.

Lo screening per il carcinoma al seno nelle donne anziane

Sono state incluse nella valutazione oltre un milione di donne di età compresa tra 70 e 84 anni che erano state sottoposte a una mammografia, avevano un’aspettativa di vita di almeno 10 anni e nessuna precedente diagnosi di cancro.

I ricercatori hanno scoperto che lo screening continuo del carcinoma mammario ridurrebbe la mortalità per carcinoma mammario a 8 anni di un decesso per 1.000 donne, con un intervallo di confidenza del 95% che va da due decessi a nessuno. Al contrario, continuare a sottoporre a screening le donne di età pari o superiore a 75 anni non sembra influenzare la mortalità per cancro al seno a 8 anni. Indipendentemente dall’età, se le donne avevano continuato lo screening avevano meno probabilità di ricevere terapie aggressive, come mastectomia radicale e chemioterapia, per trattare il carcinoma mammario.

Il commento editoriale

Secondo un editoriale di Otis Brawley, della Johns Hopkins University, il principale svantaggio di questo studio è legato al fatto che utilizza i dati raccolti tra il 1999 e il 2008 quando fu introdotta la mammografia digitale. Esame che al giorno d’oggi è sostanzialmente lo standard.

Un terzo delle donne americane che muoiono di carcinoma mammario viene diagnosticato dopo i 70 anni. Va considerato che probabilmente le stime di questo nuovo studio sui benefici dello screening in questa fascia di età riflettono anche l’efficacia degli attuali trattamenti per il carcinoma mammario, utilizzati nelle donne di età superiore ai 70 anni, più di quanto influiscano i limiti della mammografia.

Un sommario per il paziente

Seguendo questo link si accede ad un riassunto pubblicato per la consultazione da parte dei pazienti, di libero accesso.

 

 

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