Secondo un recente articolo, pubblicato sulle pagine di Nature Astronomy, le oscillazioni degli anelli di Saturno forniscono informazioni sulla struttura dell’interno del pianeta. I dati ottenuti dalla sonda Cassini rivelano che Saturno possiede un nucleo sfocato o diffuso senza confini chiaramente definiti, che ha successivamente limitato la formazione e l’evoluzione del pianeta.
Perturbazioni indotte sul campo gravitazionale
La struttura interna dei pianeti giganti è solitamente determinata dall’ispezione della configurazione dettagliata del loro campo gravitazionale, osservata da un veicolo spaziale che li orbita. Tuttavia, le perturbazioni indotte sul campo gravitazionale di un pianeta dalla sua parte più centrale, il suo nucleo, sono piuttosto deboli, e come tali limitano la precisione con cui può essere definita la sua struttura interna.
Christopher Mankovich e Jim Fuller hanno studiato il gigante gassoso Saturno, che si presumeva avesse un nucleo metallico circondato da un involucro composto principalmente da idrogeno ed elio. Incorporando i dati sulla gravità con misurazioni sismiche dagli anelli di Saturno, gli autori sono stati in grado di fornire nuove informazioni sulla struttura dell’interno del pianeta.
Con il loro studio hanno scoperto che il nucleo si estende per circa il 60% del raggio del pianeta – sostanzialmente più delle stime precedenti – ed è composto da una miscela diffusa di idrogeno ed elio combinati con elementi pesanti, al contrario del nucleo e dell’involucro chiaramente separati.
Gli autori concludono che determinare come si è sviluppata la struttura interna di Saturno è una sfida per i modelli standard di formazione planetaria e fornisce importanti vincoli alla sua storia di accrescimento di massa.