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Diabete tipo 2: segnali di allarme per il passaggio dalla metformina alle sulfaniluree

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Le sulfaniluree sono stati i primi agenti antidiabetici orali disponibili e rimangono uno strumento importante nella terapia del diabete. Questi farmaci stimolano il rilascio di insulina dalle cellule beta pancreatiche, ma esercitano anche altri effetti, tra cui una riduzione della clearance epatica dell’insulina e una riduzione della secrezione di glucagone. Sebbene questi agenti siano stati il cardine della terapia farmacologica per i pazienti con diabete mellito di tipo 2, la loro sicurezza e utilità clinica è stata oggetto di dibattito negli ultimi anni, poiché il loro uso sembra essere associato al rischio di ipoglicemia e di incremento ponderale.

Questa classe di farmaci, comunemente divise in prima e seconda generazione, possono essere utilizzate come terapia adiuvante alla metformina in pazienti che non raggiungono valori target di emoglobina glicata.

Arriva ora, sulle pagine del British Medical Journal, uno studio che ha valutato se l’aggiunta di sulfaniluree alla metformina, o il passaggio dalla metformina alle sulfaniluree si associ a crisi ipoglicemiche o a una serie di eventi cardiovascolari.

Sono stati valutati oltre 77.000 pazienti affetti da diabete di tipo 2 che utilizzavano metformina. Di questi, oltre 25.000 erano passati alle sulfaniluree o le avevano utilizzate in associazione al trattamento originario.

Nel corso di un follow-up medio di 1,1 anni, è stato dimostrato un incremento del rischio di infarto miocardico, di mortalità per tutte le cause e di gravi episodi ipoglicemici nei pazienti che erano passati alle sulfaniluree, rispetto ai pazienti rimasti in trattamento con metformina.

Il passaggio alle sulfaniluree in sostituzione del farmaco originario, rispetto all’aggiunta di sulfaniluree al trattamento con metformina, si è associato ad un aumento del rischio per infarto miocardico e mortalità per tutte le cause, mentre non sono state osservate differenze per quanto riguarda gli episodi ipoglicemici.

I risultati di questo studio lanciano così un importante segnale di allarme nei confronti del trattamento con sulfaniluree, utilizzato come farmaco di seconda linea. Questo segnale è ancor più rilevante se si considera la particolare diffusione di questo trattamento. Sembra peraltro che il loro utilizzo in associazione alla metformina sia più sicuro rispetto al passaggio esclusivo a questi farmaci.

 

 

Antonios Douros, et al. Sulfonylureas as second line drugs in type 2 diabetes and the risk of cardiovascular and hypoglycaemic events: population based cohort study. BMJ 2018;362:k2693.

 

 

 

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