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Venti anni di attività per la Stazione Spaziale Internazionale: un ponte verso la Luna e oltre

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Il rilascio di tre satelliti dalla ISS. Copyright ESA/NASA-A. Gerst

L’immagine che vedete documenta il lancio di tre satelliti in miniatura, o CubeSat, lanciati di recente nello spazio. Un rimarcabile richiamo alla cooperazione umana nel cuore dell’esplorazione spaziale.

Il primo satellite del Bhutan, insieme ad altri della Malesia e delle Filippine, sono stati rilasciati nelle rispettive orbite dalla Stazione Spaziale Internazionale lo scorso 10 agosto.

È stato il primo lancio per il Bhutan, ma un giorno operativo come molti altri sulla Stazione Spaziale Internazionale, costruita ed è gestita da migliaia di persone in tutto il mondo.

Lanciata nel 1998, la Stazione Spaziale rappresenta il culmine di anni di pianificazione e partnership internazionali tra Stati Uniti, Canada, Giappone, Russia e i paesi europei partecipanti.

Nei suoi 20 anni di attività ha ospitato numerosi equipaggi di volo internazionali, avviato operazioni globali e condotto ricerche della comunità scientifica mondiale.

Non è solo un risultato tecnologico, ma una prova di successo per la collaborazione oltre confine.

L’ESA continua su queste linee di collaborazione e cooperazione nella sua nuova visione europea di esplorazione dello spazio.

Oltre a impegnarsi a sostegno della Stazione Spaziale, l’agenzia sta collaborando con il settore commerciale per rendere la Stazione Spaziale più accessibile a tutti, con programmi come il Servizio di Esperimenti Commerciali Internazionali o ICE Cube.

Il ritorno dell’uomo sulla Luna

L’agenzia sta inoltre ponendo l’attenzione oltre l’orbita terrestre, con piani ambiziosi per la Luna, un gateway spaziale profondo e uno sbarco su Marte.

Per la Luna, l’ESA si sta preparando per un atterraggio robotico in collaborazione con la Russia già nel 2022. La missione cercherà acqua ghiacciata.

Il ritorno dell’uomo sulla Luna è ormai avviato. In collaborazione con la NASA si sta lavorando sul veicolo Orion, che avrà al centro un modulo di servizio europeo.

Come per la Stazione Spaziale Internazionale, questa nuova era di esplorazione sarà raggiunta non in competizione, ma attraverso la cooperazione internazionale.

L’astronauta dell’ESA Alexander Gerst ha espresso il meglio quando ha postato questa immagine sui social media, scrivendo “Se vuoi andare lontano, vai insieme”.

 

 

 

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