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L’utilità delle statine si riduce nei pazienti anziani

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BruceBlaus/CC BY 3.0

Mentre l’indicazione ad un trattamento con statine sembra estendersi progressivamente ad un numero sempre maggiore di pazienti, arriva dalla Spagna una ricerca che valuta l’utilizzo di questi farmaci in pazienti particolarmente anziani.

Lo studio

Sono stati studiati oltre 46.000 soggetti di età pari o superiore a 75 anni, senza malattie cardiovascolari aterosclerotiche. I partecipanti sono stati stratificati per presenza di diabete mellito di tipo 2 e in base all’uso precedente o ex novo di statine. Sono stati seguiti nel corso di un follow-up mediano di 5,6 anni.

I risultati

I risultati dello studio hanno evidenziato, nei pazienti di età compresa tra 75 e 84 anni, un hazard ratio di 0.94 per le malattie cardiovascolari e di 0,98 per la mortalità da qualsiasi causa.

Valori di rischio simili sono emersi nei pazienti più anziani, con 85 anni o più (0,93 e 0,97).

Nella prima fascia di età, ma in presenza di diabete, i due rapporti di rischio sono stati rispettivamente di 0,76 e 0,84. Nei più anziani di 0,82 e 1,05.

Anche utilizzando un’analisi continua per valutare l’effetto dell’età lo studio ha dimostrato la mancanza di un effetto benefico delle statine, sia per la malattia cardiovascolare aterosclerotica, sia per la mortalità per qualsiasi causa, nei partecipanti senza diabete di età superiore a 74 anni.

Al contrario, nei partecipanti con diabete, le statine hanno confermato il loro effetto protettivo nei confronti dei due endpoint considerati nello studio. Questo effetto però si è ridotto sostanzialmente nei soggetti con più di 85 anni ed è scomparso nei pazienti novantenni.

Statine e prevenzione cardiovascolare: non per tutti

Le statine hanno quindi sostanzialmente confermato il loro effetto protettivo nei pazienti anziani, diabetici, fino agli 85 anni. Tutti gli altri soggetti inclusi nello studio, diabetici o meno, non hanno avuto un beneficio significativo da questa terapia ipolipemizzante.

Va considerato che seguendo le linee guida attuali, la maggior parte della popolazione inclusa in questo studio avrebbe avuto indicazione ad un trattamento. D’altra parte, solo una minoranza ha dimostrato di trarne un reale giovamento.

Gli autori non azzardano basi fisiopatologiche per spiegare i risultati ottenuti. Va peraltro considerato che le statine esercitano il loro effetto di protezione in ambito vascolare quando assunte regolarmente per lunghi periodi di tempo. Iniziarne l’assunzione in età molto avanzata, verosimilmente, non consente loro di indurre in tempo un miglioramento funzionale su un albero vascolare senile, già potenzialmente compromesso.

 

Franco Folino

 

 

Rafel Ramos, et al. Statins for primary prevention of cardiovascular events and mortality in old and very old adults with and without type 2 diabetes: retrospective cohort study. BMJ 2018;362:k3359.

 

 

 

 

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